Il bicchiere è uno show con la Cocktail week
In ventuno locali della città le miscele più recenti. La tendenza è «meno alcol» Tra nuove ricette segrete e super bartender in arrivo da Roma, Parigi e Londra
Less is more, la filosofia del «meno è di più», ispira le nuove tendenze in vetrina alla Bergamo Cocktail Week, ideata dal team Seven Spirits che ha selezionato 21 locali. Le nuove miscele sono snellite nella quantità di ingredienti e nella gradazione alcolica, gli esperti sono abili nel creare in laboratorio distillati e sciroppi. «I bartender oggi cercano di produrre il più possibile con le loro mani, creano basi home made, giocano sulla sapidità, sul togliere anziché aggiungere — spiega Mauro Colombo, bar manager e proprietario del Barrier, in via Broseta —. Il nostro cocktail simbolo è The frame, ispirato allo stile di Frida Kahlo: gli ingredienti sono una Tequila bianca, salamoia di olive, limone chiarificato, sciroppo di cardamomo, acqua di pomodoro Pachino, servito con un’oliva verde riempita di gelatina bitter». Domenica, dalle 19 alle 22, il Barrier ospiterà Michael Kernoa dalla Mezcaleria di Parigi e Cristian Bugiada dall’agaveria «La Punta» di Roma.
Oggi, dalle 15 alle 17, all’Artisan Café di via San Bernardino, la master class con Giuseppe Mancini. Sulla stessa linea del Barrier è il Contest lounge bar di Longuelo, dove un cliente ha ispirato il cocktail più richiesto. Si chiama «The Great Gatsby» e, come il romanzo di Fitzgerald, rimanda al fascino degli anni ’20. «Contiene una nostra miscela segreta di whiskey che danno corpo e morbidezza, lavorata con purea di mele, tintura di limone, succo di lime e gocce di albume — svela Marco Danelli, titolare insieme a Mattia Bertelli —. Al bancone vince la semplicità. Come quando ordini una fiorentina, non c’è nulla da aggiungere, basta conoscere la tecnica di cottura».
Un altro trend del bere miscelato è il low alcol, quindi cocktail a bassa gradazione. Tra i più gettonati c’è «El beso de la flaca», inventato dal Sottovoce di via Canove, un locale speakeasy dove è necessaria addirittura la parola d’ordine per entrare. I cocktail si sorseggiano a luci soffuse, con sottofondo swing. «È a base di Sherry, uno Chardonnay australiano infuso con marmellata all’albicocca, un cordiale di acqua tonica con zucchero e acido citrico con due gocce di bitter all’arancia, decorato da una rosa rossa profumata», lo descrive il proprietario, Riccardo Pennacchia. Il suo inventore, Marco Masiero, detiene il titolo di vincitore alla Tio Pepe Challenge. Sempre al Sottovoce, domani, dalle 15 alle 16.30 l’incontro con Leonardo Filippini dal Beaufort Bar al Savoy Hotel di Londra, tra i più celebri al mondo. Tutti i locali su bergamococktailweek.net