Corriere della Sera (Bergamo)

L’irrestibil­e ascesa di Gazzelle

«Sono un tipo tormentato ma quando sono sul palco provo un’assoluta felicità»

- Raffaella Oliva

Prima di riempire i palasport Flavio Pardini lavorava in una pizzeria al taglio. Ora è per tutti Gazzelle, uno dei nomi di spicco del pop italiano, e domani si godrà il secondo sold out al Forum dopo il tutto esaurito del marzo scorso (via Di Vittorio 6, Assago, ore 21). Un successo quasi fulmineo, quello del cantautore romano esploso con «Punk», suo secondo album del 2018 di cui è da poco uscita una nuova versione intitolata «Post Punk» arricchita da 4 inediti, tra cui i fortunati singoli «Polynesia» e «Settembre». I suoi sono pezzi facilmente canticchia­bili, legati all’immaginari­o della generazion­e social che ascolta anche Calcutta, per citare un concittadi­no di Gazzelle passato come lui, in breve tempo, dai piccoli locali alle grandi arene. Dentro c’è una quotidiani­tà fatta di amore, ma anche di noia e disagio, illustrata con un linguaggio sospeso tra sentimenta­lismo, malinconia, ironia. Un esempio è «Punk», con quel titolo che come quello del disco rimanda a un desiderio di libertà; nel testo un incontro notturno e fugace in metropolit­ana, una ragazza fan dei Nirvana e «un bacio congelato» che «sapeva di Milano».

«Una storia durata un attimo, ma che mi ha fatto stare male», confida Gazzelle. «Ormai Milano è la mia seconda casa, dopo Roma è il posto in cui sto di più, almeno cento giorni l’anno. Ho imparato ad apprezzarl­a col tempo, inizialmen­te avevo dei pregiudizi, adesso è l’unica città in cui vivrei dopo la mia». La musica è nella sua vita da sempre, alle elementari dedicò la sua prima canzoncina a un compagno di classe, mai avrebbe pensato di diventare famoso. «Quando dal palco vedo tutta quella gente che canta con me provo qualcosa d’indescrivi­bile. Io sono sempre un po’ tormentato, ma i concerti sono un momento di assoluta felicità», dice il 30enne, che presto si metterà al lavoro sul suo terzo album. «Devo ancora scriverlo, ma ho già un’idea di ciò che voglio raccontare».

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Dalla pizza alle piazze Prima di trovare la sua strada nel mondo della musica Gazzelle (Flavio Pardini), 30 anni, lavorava in un locale di pizza al taglio

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