Corriere della Sera (Bergamo)

Il nuovo mercato parte male «Ora modifiche»

Clienti e ambulanti divisi. Le critiche: «Area piena di traffico e smog». I vigili danno 26 multe

- Spreafico

Primo lunedì con il mercato in via Spino e non più alla Malpensata. Clienti e ambulanti si dividono. C’è chi apprezza il nuovo piazzale e chi si lamenta per il traffico e lo smog della zona. E poi sono in molti a far notare che ci sono alcuni aspetti da aggiustare. Tra i primi a riconoscer­lo c’è il sindaco Giorgio Gori: «Dobbiamo lavorare per cambiare la posizione di alcuni banchi e magari per migliorare i bagni pubblici a servizio degli ambulanti — dice —. Ci vorrà tempo per abituarsi alla nuova soluzione. Sono convinto che le persone continuera­nno a frequentar­e il mercato del lunedì e che i cittadini apprezzera­nno il piano di riassetto complessiv­o dell’area». Il presidente della Fiva (l’associazio­ne degli ambulanti) di Bergamo chiede pazienza ai venditori: «Abbiamo guadagnato meno, ma è il primo giorno — dice Dolci —. E poi sul nuovo piazzale c’è più spazio fra i banchi, i clienti non si accalcano e non si spintonano».

Fra i bergamasch­i c’è chi è spaesato e chi, al contrario, si dice entusiasta della novità. Da alcuni ambulanti arrivano le critiche per i pochi parcheggi e il troppo smog, altri sono fiduciosi. A dividere le opinioni è la location del mercato che, dopo 50 anni alla Malpensata, è stato trasferito in via Spino, all’imbocco dell’A4.

Il primo lunedì del nuovo mercato inizia in via don Bosco, alla Malpensata, con le persone che vanno avanti e indietro da una pensilina all’altra, per capire dove ferma la navetta gratuita diretta in via Spino. «Non si capisce nulla — commenta una signora —. Qualcuno è andato verso via Bonomelli, forse passa da lì». Alla fine, con un’amica, decide di aspettare il bus della linea 6 la cui tratta è modificata ad hoc: arriva strapieno. «Sembra di viaggiare su un carro bestiame — aggiungono —. La settimana prossima andremo a piedi, il servizio è troppo disorganiz­zato». A chi ha preso l’auto non va meglio. «Ci sono pochi posteggi — commenta un automobili­sta —. E sono già tutti occupati dai dipendenti delle aziende della zona». A fine mattinata, sono 27 le multe. «Un numero in linea con quelle che, ogni lunedì, venivano date alla Malpensata — fa sapere il Comune —. Tante sanzioni sono state date alle auto che impedivano il passaggio della navetta».

Fra gli stalli del piazzale anche le opinioni degli ambulanti si dividono. «Fino alle 9 non c’era nessuno, mi stavo preoccupan­do — dice Flavio Steibel, che ha un banco del pesce —. I clienti poi sono arrivati e mi sembra siano soddisfatt­i. Sono fiducioso, è questione di abitudine». Delizia Savoldi che gestisce una bancarella di frutta e verdura boccia la soluzione di via Spino, elencandon­e i difetti: «Siamo qui allo sbaraglio. Gli unici due bagni sono rotti, è una zona trafficata e piena di smog. Il sindaco Giorgio Gori mi ha delusa, non ha ascoltato le opinioni dei venditori, ma neanche quelle dei cittadini, brontolano tutti». Luca vende fiori, non ha ancora incontrato nessuno dei suoi clienti abituali: «Penso sia normale, ci vorranno due o tre settimane prima che mi ritrovino. Per lo stallo che mi è stato assegnato non mi posso lamentare». In disaccordo una collega che ha una bancarella di biancheria, le è stato assegnato un posto di fronte al raccordo autostrada­le: «È un disastro, non passa nessuno di qui, il banco dà le spalle al resto del mercato e affaccia sulla strada, respiro smog e la polvere rovina la merce». Anche Marco Bettoni vende abbigliame­nto: «Sono più fortunato, ci ho guadagnato con il cambio di location. Per chi è a filo della strada si dovrebbero prevedere delle barriere antismog, è una posizione infelice che rischia di impattare sulla salute dei venditori».

Per i clienti il mercato è un appuntamen­to fisso a inizio settimana: «Il mio banco dei formaggi di fiducia l’ho trovato, devo ricordarmi dov’è», scherza una signora. Suo marito aggiunge: «Ci verremo anche ora che è stato spostato, si cammina meglio fra le bancarelle, non c’è il caos che si creava alla Malpensata». Un’altra cliente spiega che dovrà dividersi tra questo mercato e quello in piazzale Alpini dove, da fine novembre, si sono spostate 36 bancarelle della Malpensata che in via Spino non avrebbero trovato posto. «Qui — dice — non posso comprare il miele dal mio venditore di fiducia».

Tornare in centro riapre il capitolo «mezzi pubblici». Un addetto di Atb indirizza e dà informazio­ni. Il bus della linea 6 parte colmo di persone, lasciandon­e altrettant­e ad aspettare la navetta gratuita. «Passa ogni 20 minuti, troppa attesa — si lamenta una ragazza —. Faccio prima ad andare a piedi». Una decisione che prendono in molti: il bus delle 12.30, che ferma solo alla Malpensata, è semivuoto.

Caos navette Non tutti trovano subito la fermata e c’è chi preferisce spostarsi a piedi

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Tra i banchi Alcuni ambulanti sono soddisfatt­i per il nuovo posto del mercato. Altri, soprattutt­o quelli che stazionano verso la strada, si lamentano per il traffico e lo smog. Il nuovo mercato divide anche i clienti

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