Corriere della Sera (Bergamo)

Il lunedì più blu (e nero)

La serie delle goleade al Gewiss Stadium è finita: Atalanta battuta dalla Spal degli ex Ilicic apre con un gol di tacco da vedere e rivedere. Poi però decidono Petagna e Valoti

- Andrea Losapio

Un’Atalanta opaca perde al Gewiss Stadium contro la Spal per due a uno. Eppure il vantaggio iniziale aveva illuso potesse essere in arrivo un’altra goleada, come quelle contro Parma e Milan. Invece Andrea Petagna e Mattia Valoti, ex il primo, di origine bergamasca il secondo, hanno ribaltato il risultato. Poi una grande parata di Berisha, all’ultimo, ha mantenuto congelato l’1-2, forse ingiusto per le occasioni viste, ma corretto per la mancanza di verve dimostrata dalla squadra di Gian Piero Gasperini. Seconda sconfitta consecutiv­a dopo quella di Firenze e tre punti di ritardo sulla Roma, in zona Champions.

La differenza si vede nei primi minuti, perché Gollini per due partite non aveva avuto bisogno di impegnarsi per arrivare sul pallone, mentre Sportiello compie subito una grande parata sul destro a uscire di Strefezza: la deviazione concede solo l’angolo, ma è un campanello d’allarme dopo Firenze. L’andamento è simile, gli ospiti però non trovano il vantaggio e vanno sotto al secondo tentativo. Perché se Freuler prima grazia l’ex Berisha non tirando in porta, Ilicic da due passi non può che depositare in rete. Tacco in bello stile dopo un’azione solitaria di Zapata, in versione assist man, dopo avere trovato il fondo. Il colombiano non è ancora al massimo, ma con più spazi a disposizio­ne dopo l’1-0 diventa difficilme­nte contenibil­e. A fermarlo è l’incrocio dei pali, dopo una bordata da posizione defilata, dicendo di no al raddoppio. Gomez cerca di folleggiar­e ma, rispetto al solito, ha molto meno spunto e gamba. Il Papu, quasi a mezzo servizio, non fa la differenza, mentre Pasalic sbaglia qualche passaggio banale. Così, in confronto alle ultime due sfide contro Parma e Milan, la sensazione è che la Spal abbia più campo per ripartire e che non venga sistematic­amente ricacciata indietro dal pressing asfissiant­e tipico degli atalantini, quando sono al meglio della forma.

Schemi semplici, quelli dei biancoblù: lancio lungo su Petagna e marea che sale, mentre Dabo prova qualche taglio — mai servito, pure quando sarebbe un’ottima idea — e Di Francesco che cerca il dribbling. Il più pericoloso è comunque il centravant­i ex nerazzurro che, a primo tempo scaduto, colpisce il palo con una zuccata a prolungare un cross.

Però, come spiegato più volte dal Gasp, quando la sua squadra non va al massimo delle proprie potenziali­tà, diventa normale. La lentezza offensiva viene a influire su quella difensiva, perché quando Reca — giocatore a sua volta di proprietà atalantina — parte sulla sinistra, Djimsiti, appena entrato, viene lasciato di sale. L’assist a Petagna e la scivolata per Palomino completano il patatrac, perché l’attaccante segna il quinto gol all’Atalanta in quattro gare. La rimonta è completata da Mattia Valoti, figlio del bergamasco Aladino, ex AlbinoLeff­e, che va via a Toloi e Palomino e aggiusta il mirino all’angolino basso per il 2-1.

Gasperini corre ai ripari e toglie Caldara, inserendo Muriel,

spostando nuovamente De Roon sull’out di destra, come nel primo tempo. Da lì in poi i nerazzurri ricomincia­no a giocare, pur se confusi e meno belli del solito, più con la forza dei nervi che con l’atletismo che li contraddis­tingue. Però Pasalic da un passo riesce a liberarsi e calciare verso la porta, colpendo però Missiroli. Berisha si esalta su Zapata, lanciato a rete dalle retrovie, poi Dabo salva su un colpo di testa di Djimsiti su azione d’angolo. Non è serata e l’assalto si conclude con un nulla di fatto.

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Ilicic festeggia con i compagni (in alto) dopo il gol dell’1-0, un bellissimo colpo di tacco su assist di Zapata dalla fascia. Ma la partita alla fine ha premiato la Spal, il cui gioco d’attacco ruota intorno ad Andrea Petagna, autore
(a destra) del gol del pareggio: contro la sua ex squadra il centravant­i segna sempre
Ribaltata Ilicic festeggia con i compagni (in alto) dopo il gol dell’1-0, un bellissimo colpo di tacco su assist di Zapata dalla fascia. Ma la partita alla fine ha premiato la Spal, il cui gioco d’attacco ruota intorno ad Andrea Petagna, autore (a destra) del gol del pareggio: contro la sua ex squadra il centravant­i segna sempre
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