Corriere della Sera (Bergamo)

Lo stop del Papu Per Masiello la Samp o la Cina

Se Gomez non gira ne risente tutta la squadra Masiello in partenza, verso la Sampdoria o in Cina

- Losapio

Dalla sconfitta di Bologna a quella con la Spal è passato circa un mese. Eppure per l’Atalanta sembra esserci un filo conduttore tra le ultime prestazion­i negative, perché contro i rossoblù, nonostante le tante opportunit­à, non c’era nessuno degli attaccanti titolari. Niente Zapata, Ilicic e nemmeno Gomez. Idem con la Fiorentina, quando la prestazion­e non è stata brillantis­sima, con il Papu e lo sloveno che erano entrati solamente nella seconda frazione.

Invece per la sconfitta con la Spal gli alibi sembrano pochi, almeno sulla carta: fra l’assenza di un esterno destro di ruolo (dove era stato adattato de Roon) e le condizioni proprio di capitan Gomez. In forse fino all’ultimo momento — per stessa ammissione del tecnico — è stato comunque schierato come titolare. A posteriori si potrebbe dire che sia stato un errore, ma è una consuetudi­ne per Gasperini: a meno che non sia in grado di camminare, lui gioca. Quasi sempre la mossa paga, stavolta è stato un azzardo che non ha fruttato. Il Papu ha trotterell­ato per il campo, cercando l’accelerata ma non trovandola mai, pur con la buona volontà. Prestazion­e quindi insufficie­nte e sostituzio­ne (che era comunque prevedibil­e) all’inizio del secondo tempo.

È probabilme­nte presto per considerar­e una dipendenza dell’Atalanta dal proprio numero dieci, ma è indubbio che la manovra, quando lui non è in forma, sia meno fluida. Più degli altri, il dieci appare insostitui­bile, la chiave per togliere pressione dai difensori, è sempre il primo a chiamare il pressing sull’uomo in avanti.

L’altro problema suggerito dalla sconfitta con la Spal è una mancanza di tenuta fisica, un crollo inaspettat­o rispetto alla sfida di San Siro, quando l’Inter era stata soverchiat­a dal ritmo dei bergamasch­i. Due rondini non fanno primavera, quindi è prematuro anche pensare a un richiamo pesante della preparazio­ne, in modo tale da durare fino a maggio. Quindi gambe pesanti e andamento più lento del solito. Avrebbe senso per cercare una nuova qualificaz­ione Champions distante ora tre punti. Sabato ci sarà lo spauracchi­o Torino, che nelle ultime due occasioni ha battuto l’Atalanta, un test per capire quali possono essere le ambizioni verso il finale di stagione.

Intanto ieri è atterrato Lennart Czyborra, allo scalo milanese di Linate, per sostenere le visite mediche. Circa 4 i milioni spesi per il terzino tedesco che, in teoria, dovrebbe chiudere la questione esterni per l’Atalanta, dopo l’emergenza degli ultimi giorni. Invece no, perché dopo una fase di stallo si è sbloccato anche Raoul Bellanova, laterale di destra del Bordeaux, seguito negli anni passati quando giocava nel Milan. Prestito di 18 mesi e riscatto fissato a 4,5 milioni di euro. Nei prossimi giorni dovrebbe sbloccarsi la situazione di Arana, ma questo arrivo presuppone una cessione di Hateboer o Castagne a giugno.

Ancora da definire invece la questione attaccante esterno al posto di Musa Barrow, mentre va verso l’ufficialit­à Ibanez alla Roma per undici milioni complessiv­i, in prestito per un anno e mezzo con obbligo di riscatto. Intatto contatti tra Sampdoria e l’entourage di Andrea Masiello: ma sul difensore c’è anche lo Shenzhen (Cina) di Roberto Donadoni.

Il prestito Per 18 mesi arriva anche Raoul Bellanova, laterale di destra del Bordeaux

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Nella partita dell’altra sera contro la Spal Alejandro Gomez è sceso in campo da titolare, ma è stato poi sostituito da Gasperini, che gli ha preferito Malinovsky­i. Il Papu è apparso affaticato
Sottotono Nella partita dell’altra sera contro la Spal Alejandro Gomez è sceso in campo da titolare, ma è stato poi sostituito da Gasperini, che gli ha preferito Malinovsky­i. Il Papu è apparso affaticato

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