Pioltello due anni dopo: «Giustizia e sicurezza»
La lettera dei pendolari alla Regione. E sabato una manifestazione per ricordare le vittime
«Chiediamo al presidente Attilio Fontana e all’assessore Claudia Terzi che portino in Aula un dossier sulla rete ferroviaria con le criticità risolte e quelle ancora presenti». È l’appello che i pendolari rivolgono alla Regione Lombardia in occasione del secondo anniversario dal disastro di Pioltello. Il 25 gennaio 2018, a causa del deragliamento di un treno all’orario di punta del mattino, morirono Ida Milanesi di Caravaggio, Pierangela Tadini di Misano e Giuseppina Pirri di Capralba (provincia di Cremona). «Il diritto alla sicurezza deve essere garantito senza se e senza ma», sottolineano i pendolari. Per ricordare le vittime sabato è stata organizzata una manifestazione. Il ritrovo è a Capralba per prendere il treno che arriverà a Caravaggio alle 9.45 e proseguire a piedi fino al monumento a loro dedicato.
A pochi giorni dal secondo anniversario del disastro ferroviario di Pioltello in cui persero la vita tre donne e 120 passeggeri rimasero feriti, i comitati dei pendolari lanciano un appello alla Regione per chiedere più sicurezza e anche per conoscere lo stato della rete ferroviaria.
Il 25 gennaio del 2018, il treno 10452 partito da Cremona e diretto a Milano deragliò a Pioltello per la rottura di un binario. Tra le lamiere contorte dei vagoni morirono Ida Milanesi di Caravaggio, Pierangela Tadini di Misano e Giuseppina Pirri di Capralba (Cremona). Sul caso è aperta un’inchiesta della procura di Milano che a novembre ha chiuso le indagini per 12 persone per le quali si profila il processo: due manager e sette tra dipendenti di Rfi oltre alla società stessa e due ex membri dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. Sono state invece archiviate le posizioni di due dirigenti di Trenord e della società.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, ieri i gruppi che rappresentano i viaggiatori hanno diffuso una lettera. «Chiediamo alla Regione — si legge — che il presidente Attilio
Fontana e l’assessore ai Trasporti Claudia Terzi nel prossimo consiglio regionale portino in Aula un dossier sullo stato della rete ferroviaria con le criticità risolte e quelle ancora presenti. Il diritto alla sicurezza deve essere garantito senza se e senza ma. Le pendolari che hanno perso la vita non devono essere ricordate solo per le statistiche degli incidenti».
Proprio per ricordare le vittime, sabato è in programma una manifestazione. Il ritrovo è previsto in stazione a Capralba alle 9.15 per prendere il treno delle 9.40 che arriverà a
Caravaggio per le 9.45. Nella stazione della città del Santuario sono state messe in posa delle pietre d’inciampo (dedicate alle due vittime bergamasche, salite a questa stazione) e da qui si formerà un corteo per raggiungere largo Cavenaghi dove l’anno scorso fu inaugurato un monumento in ricordo delle tre pendolari. «L’invito a partecipare — spiega il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini — è rivolto a tutti. Al ricordo della tragedia uniremo un rinnovato appello affinché sia fatta piena luce sulle responsabilità».