«Stop al fumo fuori dalle scuole»
Gori: sarebbe bello, pensiamoci. E l’Ats distribuisce un fumetto nelle classi e a Orio
Dopo le misure contro il fumo in pubblico proposte dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori pensa invece a un divieto fuori dalle scuole. «Ma bisogna valutare le possibilità normative, ne parlerò con i miei collaboratori». Gori è intervenuto alla presentazione del fumetto, promosso dall’Ats: «Chi non fuma vince», che sarà distribuito nelle scuole e all’aeroporto.
Divieto, entro il 2030, di fumare nei luoghi aperti. A breve, invece, alle fermate degli autobus, in coda ai servizi pubblici e anche allo stadio: dopo le misure proposte dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il dibattito si è acceso anche a Bergamo. L’occasione è la presentazione del fumetto «Chi non fuma vince», dedicato agli studenti e promosso all’Ats Bergamo in collaborazione con l’associazione Cancro Primo Aiuto. Uno strumento che gioca d’anticipo e che, spiega il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, «insegna ai ragazzi a stare lontani dalle sigarette, a preferire una vita sana». Come? Con un racconto di disenei gni e parole, attraverso «una modalità accattivante», come la definisce la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Patrizia Graziani: «È necessario che si cominci a liberare le scuole dal fumo. Le norme antifumo e quelle sulla sicurezza impongono che anche locali esterni degli edifici scolastici, come i cortili, sia proibito fumare, ma la cosa non avviene. Così come non si possono buttare mozziconi a terra, ma è un’abitudine diffusa. Mi piacerebbe che i sindaci multassero chi lo fa e che i presidi riprendessero gli insegnanti che fumano nei giardini».
Il sindaco Giorgio Gori, dopo aver lodato l’iniziativa di Ats e Cancro Primo Aiuto (di cui è vicepresidente per Bergamo) perché «tocca la sensibilità dei più giovani», afferma: «Non ho gli elementi normativi per dire che sicuramente si possa fare, ma estendere il divieto di fumo anche negli spazi antistanti l’ingresso delle scuole, dove genitori e studenti sono tentati di accendersi la sigaretta, per me, potrebbe avere molto senso, più che alle fermate degli autobus. È una cosa che valuterò con i miei collaboratori e con gli uffici». Sul divieto totale di fumare negli spazi pubblici aperti, invece, Gori ipotizza «che probabilmente ci si arriverà per gradi. Bisogna infatti riuscire ad accompagnare queste scelte con l’avanzamento della cultura nelle persone, altrimenti è solo un atteggiamento repressivo».
In attesa dei divieti, nei prossimi giorni arriverà il fumetto, che ha come protagonista un bambino di nome Luca, impegnato in una partita di calcio dagli esiti tutt’altro che prevedibili. «Dopo averlo diffuso con successo in Brianza — ricorda l’ad di Cancro Primo Aiuto Flavio Ferrari —, ne sono state stampate 18 mila copie per la Bergamasca»: 13 mila saranno distribuite agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie in città e provincia, e 5 mila andranno all’aeroporto di Orio al Serio. «Il coinvolgimento dello scalo su un progetto legato alla prevenzione è un segnale interessante — conclude Massimo Giupponi —. Ci auguriamo che possa essere l’inizio di un lavoro anche su questa realtà».