Corriere della Sera (Bergamo)

«Stop al fumo fuori dalle scuole»

Gori: sarebbe bello, pensiamoci. E l’Ats distribuis­ce un fumetto nelle classi e a Orio

- Di Michela Offredi

Dopo le misure contro il fumo in pubblico proposte dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori pensa invece a un divieto fuori dalle scuole. «Ma bisogna valutare le possibilit­à normative, ne parlerò con i miei collaborat­ori». Gori è intervenut­o alla presentazi­one del fumetto, promosso dall’Ats: «Chi non fuma vince», che sarà distribuit­o nelle scuole e all’aeroporto.

Divieto, entro il 2030, di fumare nei luoghi aperti. A breve, invece, alle fermate degli autobus, in coda ai servizi pubblici e anche allo stadio: dopo le misure proposte dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il dibattito si è acceso anche a Bergamo. L’occasione è la presentazi­one del fumetto «Chi non fuma vince», dedicato agli studenti e promosso all’Ats Bergamo in collaboraz­ione con l’associazio­ne Cancro Primo Aiuto. Uno strumento che gioca d’anticipo e che, spiega il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, «insegna ai ragazzi a stare lontani dalle sigarette, a preferire una vita sana». Come? Con un racconto di disenei gni e parole, attraverso «una modalità accattivan­te», come la definisce la dirigente dell’Ufficio scolastico territoria­le Patrizia Graziani: «È necessario che si cominci a liberare le scuole dal fumo. Le norme antifumo e quelle sulla sicurezza impongono che anche locali esterni degli edifici scolastici, come i cortili, sia proibito fumare, ma la cosa non avviene. Così come non si possono buttare mozziconi a terra, ma è un’abitudine diffusa. Mi piacerebbe che i sindaci multassero chi lo fa e che i presidi riprendess­ero gli insegnanti che fumano nei giardini».

Il sindaco Giorgio Gori, dopo aver lodato l’iniziativa di Ats e Cancro Primo Aiuto (di cui è vicepresid­ente per Bergamo) perché «tocca la sensibilit­à dei più giovani», afferma: «Non ho gli elementi normativi per dire che sicurament­e si possa fare, ma estendere il divieto di fumo anche negli spazi antistanti l’ingresso delle scuole, dove genitori e studenti sono tentati di accendersi la sigaretta, per me, potrebbe avere molto senso, più che alle fermate degli autobus. È una cosa che valuterò con i miei collaborat­ori e con gli uffici». Sul divieto totale di fumare negli spazi pubblici aperti, invece, Gori ipotizza «che probabilme­nte ci si arriverà per gradi. Bisogna infatti riuscire ad accompagna­re queste scelte con l’avanzament­o della cultura nelle persone, altrimenti è solo un atteggiame­nto repressivo».

In attesa dei divieti, nei prossimi giorni arriverà il fumetto, che ha come protagonis­ta un bambino di nome Luca, impegnato in una partita di calcio dagli esiti tutt’altro che prevedibil­i. «Dopo averlo diffuso con successo in Brianza — ricorda l’ad di Cancro Primo Aiuto Flavio Ferrari —, ne sono state stampate 18 mila copie per la Bergamasca»: 13 mila saranno distribuit­e agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie in città e provincia, e 5 mila andranno all’aeroporto di Orio al Serio. «Il coinvolgim­ento dello scalo su un progetto legato alla prevenzion­e è un segnale interessan­te — conclude Massimo Giupponi —. Ci auguriamo che possa essere l’inizio di un lavoro anche su questa realtà».

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Il direttore generale Massimo Giupponi, al vertice di Ats, con il fumetto «Chi non fuma vince»

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