Donizetti, Placido Domingo sarà la star per la riapertura «Nessuna ombra su di lui»
Domingo al Donizetti Opera 2020
Il grande tenore spagnolo Placido Domingo sarà protagonista del Belisario al Donizetti Opera 2020, in scena il 19 e il 26 novembre nello stabile cittadino completamente rimesso a nuovo. «La riflessione è stata lunga — dichiara Francesco Micheli —. Ma le accuse di molestie nei suoi confronti risalgono a decine di anni fa e ci sono apparse aleatorie».
«Un grande padrino battezza la riapertura del Donizetti». Francesco Micheli annuncia l’arrivo di Placido Domingo al Donizetti Opera 2020, che segna il definitivo ritorno della lirica al teatro Donizetti. Si pensava che il tenore spagnolo dovesse aprire la festa inaugurale dello stabile cittadino, in realtà sarà il protagonista finale di un mese di celebrazioni. Per l’apertura del teatro restaurato, a settembre, dovrebbe essere confermato il concerto di Riccardo Chailly con l’orchestra della Scala, curato dall’amministrazione comunale, primo appuntamento di una serie, dalla prosa alla musica leggera. Un antipasto al Festival Donizettiano. Dal 19 novembre al 6 dicembre, la rassegna apre il sipario con l’opera matura di Donizetti, il «Belisario», in scena il 19 e 26 novembre sulle assi dello stabile cittadino, in forma di concerto: Domingo sarà protagonista nel ruolo che dà il titolo all’opera.
Dalla scorsa estate la vita e la carriera del tenore sono state sconvolte da voci su presunte molestie sessuali, risalenti per altro a diversi anni fa, riportate da organi di stampa americane ma mai formalizzate in denunce alle autorità. Nonostante il ciclone #Metoo, che è costato a Domingo diversi ingaggi e incarichi, la Fondazione Teatro Donizetti, organizzatrice del festival, non teme ripercussioni. «Prima di proseguire in questo progetto abbiamo fatto lunghe e approfondite riflessioni — dichiara il direttore artistico Micheli —. Le accuse di molestie sessuali imputate a Domingo arrivano da persone anonime e risalgono a decine e decine di anni fa. Mi sembra un fatto aleatorio per essere preso sul serio in una vicenda, quella del #Metoo, che per noi è serissima e siamo dalla parte delle donne. Ma in questo caso crediamo sia qualcosa di inconsistente, non dimostrabile e remoto». Entrando nel merito della scelta artistica, Micheli aggiunge: «Domingo è un monumento all’arte lirica al di là dei fatti di cronaca. È l’ultimo dei grandi divi del secolo scorso che, in forza dell’amore e del talento, recupera le proprie origini da baritono. In Belisario debutterà in un ruolo perfetto per la sua attuale condizione vocale, quella di tenore che con l’età si colora di suoni più bassi». Anche il sindaco Giorgio Gori è convinto che la scelta non abbia ombre: «Domingo non è mai stato condannato, ma nemmeno denunciato, per vicende lontane negli anni e che ad oggi risultano essere puro gossip. Per questo saremo felici di vederlo cantare a Bergamo, come per altro ha fatto anche a dicembre alla Scala di Milano».
Il contatto tra Domingo e il Donizetti Opera risale a un paio di anni fa. Durante una giornata di riposo dalla produzione scaligera, il tenore spagnolo arriva in città, incontra il direttore musicale Riccardo Frizza e, «attratto dalla proposta artistica festivaliera, matura l’idea di fare qualcosa insieme», racconta Micheli, evidenziando il cast d’eccezione.
Il Donizetti Opera proseguirà con «La fille du régiment», il 20 e 28 novembre, il 3 dicembre e l’azione tragica «Marino Faliero», il 21 e 27 novembre, il 6 dicembre. Al Teatro Sociale invece andrà in scena il ciclo #donizetti200, con il dramma buffo «Le nozze in villa», il 22 e 29 novembre, il 5 dicembre, e il 4 dicembre verrà omaggiato Ludwig van Beethoven, nel 250° anniversario della nascita, con l’esecuzione in forma di concerto del dramma in un atto «L’amor coniugale» di Giovanni Simone Mayr.