Corriere della Sera (Bergamo)

L’Atalanta e il tabù granata Preso Bellanova

Per l’Atalanta una sola vittoria nelle ultime sei partite E a Torino non ottiene un successo da tredici anni

- Magri

Prendere il Toro per le corna per sfatare un tabù e, soprattutt­o, reagire alle due sconfitte consecutiv­e (in Coppa Italia contro la Fiorentina e in campionato con la Spal) che in questa stagione non si erano mai verificate. È l’obiettivo dell’Atalanta per sabato sera (fischio d’inizio alle 20.45) quando avrà davanti forse il più brutto cliente incontrato nella gestione Gasperini. Altro che Juve o Napoli. I nerazzurri, infatti, coi granata, hanno sempre fatto fatica. Anche in momenti in cui erano al top della forma.

Per capire la difficoltà della gara basta riguardare il recente passato. Negli ultimi sei confronti, infatti, i bergamasch­i sono riusciti a vincere una sola volta (22 aprile 2018, in casa, per 2-1). Per trovare, invece, il colpo grosso a Torino bisogna riavvolger­e il nastro di quasi tredici anni. 15 aprile 2007, in panchina Stefano Colantuono, in gol Bellini e il bomber Zampagna. In tempi più recenti, come dimenticar­e la gara di andata. L’Atalanta uscì dal Gewiss Stadium con le ossa rotte, sconfitta per 3-2 dopo essere stata in vantaggio per 2-1. Risultato che ha rimesso in parità gli scontri diretti tra gli allenatori: 4 successi per Gasperini, altrettant­i per Mazzarri. A proposito del Gasp, per l’allenatore si tratta di un doppio derby avendo allenato a lungo le giovanili della Juventus ed essendo stato sulla panchina del Genoa, al contrario del collega, che ha ricoperto il ruolo di tecnico della Sampdoria.

Tornando allo stretto presente, per i nerazzurri c’è il rischio di incappare in un record negativo in caso di k.o., perché mai, durante il regno di Gasperini, l’Atalanta ha incassato tre sconfitte di fila. Per allontanar­lo, l’allenatore avrà a disposizio­ne l’intero gruppo a eccezione di Castagne, ancora ai box a causa di noie al ginocchio. Pienamente recuperato il Papu (che è sembrato sottotono durante il match con la Spal), mentre ha esordito in allenament­o a Zingonia il nuovo acquisto, l’esterno tedesco Czyborra. Più problemi in casa Torino. Perché ieri ha finito in anticipo l’allenament­o l’ex Baselli per un fastidio muscolare. Inoltre, lavoro differenzi­ato per Ansaldi, terapie e programma personaliz­zato per Zaza. Senza considerar­e che Mazzarri dovrà rinunciare anche a Rincon e Aina, squalifica­ti.

L’impegno, per i nerazzurri, sulla carta, non è proibitivo, se guardiamo alla totalità della stagione. Basta citare un dato: hanno segnato il doppio rispetto al Toro, incassando lo stesso numero di reti. Ma a livello di forma le due squadre si equivalgon­o, avendo conquistat­o entrambe dieci punti nelle ultime sei partite. E considerat­o quel «sulla carta»: anche con la Spal, lunedì sera, la vittoria era scontata. Ma se l’Atalanta gioca a marce ridotte, come capitato contro l’ex Petagna, l’esito di nessuna partita è scontato.

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I giocatori del Torino esultano dopo la rete del momentaneo 2-2 di Berenguer, durante la gara di andata, a Bergamo, contro l’Atalanta. Il match finì con la vittoria per 3-2 dei granata (gol decisivo di Izzo)
All’andata I giocatori del Torino esultano dopo la rete del momentaneo 2-2 di Berenguer, durante la gara di andata, a Bergamo, contro l’Atalanta. Il match finì con la vittoria per 3-2 dei granata (gol decisivo di Izzo)

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