Corriere della Sera (Bergamo)

Ex manager in aiuto del no-profit

Ex dirigenti mettono la loro esperienza (gratis) al servizio di coop e associazio­ni

- di Michela Offredi

Una task force di manager (la maggior parte in pensione) che offre consulenza gratuita a cooperativ­e e associazio­ni che operano nel sociale. È l’obiettivo dei soci di ManagerNoP­rofit, nata a Milano nel 2016 ed estesa anche a Bergamo, dove operano 15 volontari. I servizi offerti dal gruppo sono molti, dall’assistenza amministra­tiva a quella fiscale, dalla consulenza nella comunicazi­one alla gestione delle risorse umane. «La nostra forza risiede nella diversità e nella complement­arietà delle esperienze che abbiamo maturato in diversi settori», le parole di Maurizio Vavassori.

Aiutano chi aiuta. Sono volontari per passione e per profession­e perché mettono gli insegnamen­ti, acquisiti nell’arco di una vita, a disposizio­ne di altri. Sono i soci di ManagerNoP­rofit, un’associazio­ne formata da dirigenti, la maggior parte dei quali in pensione (ma c’è anche qualcuno che è ancora in attività o in attesa di ricollocar­si), che hanno deciso di offrire le loro competenze a piccole-medie realtà impegnate nel sociale. Cooperativ­e che vogliono crescere, associazio­ni in difficoltà. Il tutto in forma gratuita.

Il gruppo è nato a Milano, nel gennaio 2016 e su iniziativa di 13 manager (ora nel capoluogo lombardo sono 44). L’azione si è poi estesa a Bergamo e oggi sono un vero e proprio network che, in totale, lavora con 70 associazio­ni su 80 progetti. «Nella nostra città siamo 15 volontari. Non abbiamo una sede, ma Federmanag­er e Coesi hanno offerto degli ambienti per gli incontri. Vorremmo farci conoscere sempre di più, sta nascendo anche un distretto a Modena», racconta Maurizio Vavassori, ingegnere bergamasco con all’attivo 20 anni all’Ismes (lasciata poi per aprire una sua società di servizi) e anima della task force locale.

La scelta del vocabolo non è casuale: quando una cooperativ­a decide di affidarsi a ManagerNoP­rofit si trova di fronte a un piccolo esercito. Una squadra pronta a scandaglia­rne i problemi, a puntare sulle potenziali­tà. E a ribaltarne le sorti.

I servizi offerti sono tanti. Si va dall’assistenza amministra­tiva a quella fiscale e informatic­a, dalla consulenza nella comunicazi­one alla gestione delle risorse umane. «La nostra forza — prosegue Vavassori — è costituita dalla diversità e dalla complement­arietà delle esperienze, maturate in vari settori» e in eccellenze come Italcement­i, Tenaris, Società del Gres, Otis, Italfarmac­o e Zambaiti, tanto per citarne alcune. E quando servono nuove conoscenze? Si creano gruppi di lavoro, qualcuno approfondi­sce il tema. È accaduto per offrire consulenza sulla Riforma del Terzo Settore, il complesso di disposizio­ni che riordina il no-profit e che «spingerà queste organizzaz­ioni a essere sempre più delle aziende — puntualizz­a Alessandro Capodanno, ingegnere residente a Grumello del Monte e per oltre 35 anni impegnato nel settore sanitario, in Siemens Healthcare Italia —. Molte non sono ancora pronte per assolvere tutti gli obblighi. È importante che capiscano che, a fronte di un aiuto statale sempre minore, dovranno imparare a usare al meglio i fondi che recuperano in autonomia».

Bandi e fundraisin­g sono tematiche ostiche, richiedono un’assistenza che può durare mesi, ma spesso i volontari si trovano a compiere azioni più circoscrit­te. Talvolta serve «solo» un occhio critico o una mente abituata a risolvere problemi.

Un esempio su tutti? «Quello che ci ha visti all’opera alla cooperativ­a Il Susino di Caravaggio, impegnata nell’inseriment­o lavorativo di persone svantaggia­te — ricorda Vavassori —. Al primo incontro ci siamo accorti che l’organizzaz­ione fisica era un po’ caotica. Abbiamo suggerito di spostare le macchine, portare l’amministra­zione al piano di sopra, rifare gli impianti elettrici». Un intervento spot. «Un esempio — aggiunge — che fa capire come non facciamo concorrenz­a sleale ai consulenti o ai temporary manager. Noi andiamo da chi non se li può permettere. Il fine ultimo è che imparino a camminare da soli», ancor più se sono giovani. La collaboraz­ione col Patronato San Vincenzo ha infatti portato a creare, al temine dei corsi profession­ali, momenti di confronto con gli studenti: analizzano i curriculum vitae, simulano un colloquio di lavoro.

Nei prossimi mesi organizzer­anno, coinvolgen­do la compagnia teatrale Tournée da Bar, incontri formativi per spiegare con ironia documenti come un budget o un business plan. «Il tempo e la competenza che offrono — commenta Maurizio Noris, presidente della cooperativ­a La Ringhiera di Albino che promuove soprattutt­o la sostenibil­ità ambientale e si è fatta assistere da ManagerNoP­rofit — sono gli elementi che mixati restituisc­ono il livello di qualità della proposta, da un punto di vista culturale ancor prima che pratico. Lo spessore di queste persone emerge anche dalla loro disponibil­ità a imparare nuove cose».

È un dare e un ricevere. Uno

Non facciamo concorrenz­a sleale ai consulenti o ai temporary manager. Noi andiamo da chi non se li può permettere. Il fine ultimo è che imparino a camminare da soli Maurizio Vavassori

Un vero network Il gruppo è nato a Milano e si è esteso a Bergamo, dove conta quindici volontari

I servizi

Si va dall’assistenza fiscale e informatic­a alla gestione delle risorse umane

Molte associazio­ni non sono ancora pronte. È importante che, a fronte di aiuti statali sempre minori, imparino a usare al meglio i fondi che recuperano in autonomia Alessandro Capodanno

scambio reciproco. «È costruttiv­o. Bisogna confrontar­si con strutture e tempi diversi da quelli del profit, ma è stimolante», continua Capodanno.

Inevitabil­mente si creano relazioni, si respira riconoscen­za. «È una bella soddisfazi­one. Un giorno un gruppetto di assistiti mi ha detto che sono il loro angelo», scherza Vavassori. E, ascoltando­lo raccontare con quella passione che quotidiana­mente lo porta a dedicare mezza giornata alla causa, è difficile non condivider­e la definizion­e.

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