In Comune 350 disposizioni
Sono mediamente 15 ogni mese i cittadini che chiedono al Comune di Bergamo di custodire le loro Disposizioni anticipate di trattamento (Dat): è il testamento biologico, per anticipare un’eventuale e futura incapacità di decidere e determinarsi.
In media quasi 15 persone ogni mese chiedono al Comune di Bergamo di custodire, in busta chiusa, le loro Disposizioni anticipate di trattamento (Dat). Cioè quello che tutti chiamano testamento biologico. Così i cittadini, in previsione di una eventuale e futura incapacità di autodeterminarsi, dichiarano di accettare o rifiutare scelte terapeutiche o trattamenti sanitari. Una possibilità data da una legge in vigore da gennaio 2018. La prima Dat è stata acquisita da Palazzo Frizzoni il 9 aprile di due anni fa. Da allora ne sono arrivate 359: 188 nel 2018, 169 nell’anno concluso da poco e due in questi primi giorni del 2020.
Chiunque può chiedere al Comune di conservare le proprie volontà, basta essere maggiorenni e capaci di intendere e volere. La scrittura privata, consegnata all’ufficio di Stato civile del Comune di residenza, verrà conservata. La legge prevede che il cittadino possa indicare nella Dat il nome di un fiduciario, chiamato a rappresentarlo nelle relazioni con il medico, se un giorno dovesse esserci la necessità. «C’è però un limite nella legge — dice l’assessore ai Servizi demografici, Giacomo Angeloni ( foto) —: in caso di emergenza, se il fiduciario non c’è o non ricorda di essere il fiduciario e non consegna la Dat al medico, questa procedura perde di senso. Le Dat dovrebbero essere inserite nella tessera sanitaria ed essere sempre a disposizione dei medici, ovunque».
La persona più anziana che ha consegnato in Comune il proprio testamento biologico è una donna di 95 anni. La più giovane è una ragazza di 23 anni. La consegna delle Dat in Comune è maggiormente diffusa tra i cittadini che hanno tra i 41 e i 60 anni. E il testamento biologico, secondo i dati di Palazzo Frizzoni, piace soprattutto alle bergamasche. Nel 2018, le Dat sono state presentate da 125 donne e 63 uomini, l’anno scorso da 107 donne e 62 uomini.