«Il mio commissario somiglia a Callaghan»
Paolo Roversi presenta nella sede di Sem il suo nuovo «Psychokiller» Un cocktail noir tra la Martesana e Porta Ticinese
In fondo c’è già (quasi) tutto nel titolo: «Psychokiller» (Sem). Aggiungeteci il sottotitolo, «Nella mente dell’assassino» e avrete un’idea di ciò che oggi arriva in libreria a firma di Paolo Roversi. L’autore presenta il suo nuovo thriller questo pomeriggio nella sede della casa editrice con Antonio Riccardi. Il cocktail narrativo a prima vista può sembrare scontato: una rapina in banca, un serial killer che filma i suoi omicidi, un commissario pieno di lati oscuri, una profiler bella e brava, un colpo di scena finale. Ma se gli ingredienti vengono shakerati sapientemente, allora le duecento pagine si leggono tutte d’un fiato. Una Milano piovosa e fredda, da corso Europa al Naviglio della Martesana e a Porta Ticinese, passando per via Vincenzo Monti, fa da cornice alla storia, si presta al crimine, più nera del solito e senza quei momenti di ilarità e felicità che invece mostra nei romanzi di Roversi con protagonista il giornalista-investigatore e hacker Radeschi.
Facciamoci presentare dall’autore i protagonisti: «Diego Ruiz è il commissario che nasconde in sé dei mostri. Costruendolo ho pensato al modello dello “sbirro” di una volta, un po’ ispettore Callaghan, sempre al limite, che non rispetta i regolamenti come dovrebbe, rischiando spesso di essere buttato fuori dalla polizia. È un uomo che ha il suo fascino». E lo dimostra perché la profiler, Gaia Virgili, ne rimane subito colpita. «Anche su di lei», continua Roversi, «mi sono molto concentrato, è uno dei personaggi su cui ho lavorato di più, ho studiato come deve essere, che cosa deve fare e come deve parlare una professionista che si occupa di serial killer. Lei è quella che capisce prima degli altri che cosa sta veramente succedendo». Non è una storia rassicurante, anche i protagonisti minori nascondono segreti che li trasformano in sospettati. Il finale non si racconta… ma è davvero a sorpresa. E inquietante.