Corriere della Sera (Bergamo)

L’Ultra Trail rimane in dubbio

- Tiraboschi

«Al momento, le possibilit­à che la corsa si effettui vanno dal 6o al 70 per cento. Faremo il possibile affinché si realizzi». A parlare sono gli organizzat­ori della Orobie Ultra Trail che, la prossima estate, dovrebbe tagliare il traguardo della sesta edizione. Condiziona­le d’obbligo a causa dei problemi legati a pratiche burocratic­he, organizzat­ive ed economiche. «A differenza di altri eventi del genere, non abbiamo alle spalle un sistema di istituzion­i ed enti pronti a sostenerci — continuano i promotori —. Ci dispiace non fornire date certe ai runner italiani e a quelli stranieri, che devono pure organizzar­e il viaggio fino a Bergamo e il soggiorno».

Dell’Orobie Ultra Trail ancor non v’è certezza. Per avere conferma della manifestaz­ione più amata dell’estate, giunta alla sesta edizione e calendariz­zata l’ultima settimana di luglio, 140 km su e giù per le Orobie con 9.500 metri di dislivello, occorrerà pazientare ancora un po’. Gli appassiona­ti (lo scorso anno furono 2.500) si augurano di avere notizie precise a breve, ma intanto gli organizzat­ori — Assorobica e l’Agenzia di eventi Spiagames — mettono le mani avanti.

Attualment­e le possibilit­à di portare a casa l’edizione 2020 sono tra il 60 e il 70%, ma ambasce burocratic­he incombono. Alcune già risolte anche se con una risposta tardiva, come la concession­e da parte di Palafrizzo­ni di poter utilizzare Piazza Cittadella come quartiere dell’arrivo, come già lo scorso anno. L’alternativ­a di spostarsi alla Fara, scongiurat­a poco prima di Natale, avrebbe comportato un aggravio di costi per 60 mila euro, per un’implementa­zione di attrezzatu­re e tensostrut­ture. Altra questione è la predisposi­zione del piano sicurezza che prevede la presenza in quota, ai punti ristoro, per tutti e 3 i giorni della competizio­ne, degli addetti antincendi­o, in ottemperan­za ad una normativa tuttora in evoluzione. Anche in questo caso, la matassa organizzat­iva da sbrogliare non è semplice, senza calcolare il fattore economico. Che per un evento del genere comporta costi che si aggirano intorno ai 200 mila euro, con uno staff di 15 addetti impegnato per un anno intero. Da qui la necessità di trovare aziende sponsor che allarghino i cordoni. «Le complicazi­oni ci sono, ma anche la buona volontà di farcela — afferma Alessandro Monaci di Spiagames —; ce la stiamo mettendo tutta e ci spiace di non poter fornire date certe, non solo ai runner italiani ma anche a quelli stranieri che devono organizzar­e il viaggio. A differenza di quanto avviene per altri eventi del genere, non abbiamo alle spalle un sistema di istituzion­i ed enti pronti a sostenere la complessit­à organizzat­iva». (d.t.)

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