Corriere della Sera (Bergamo)

Un anno per la prima udienza di separazion­e o divorzio Organici, pressione su Roma

Lega e Pd dal presidente de Sapia. Martedì prossimo vertice al ministero

- Giuliana Ubbiali

Un esempio fa capire bene l’impatto della carenza di organico in tribunale. Riguarda le separazion­i e i divorzi giudiziali, dove solo il giudice può mettere fine al conflitto tra marito e moglie. Fare in fretta è determinan­te, per voltare pagina. Invece, l’esempio è «eclatante», per usare le parole della presidente dell’Ordine degli avvocati, Francesca Pierantoni: «La prima udienza viene fissata a quasi un anno dalla richiesta, ma queste sono parti che vivono una grande conflittua­lità. Nella sezione, mancano due giudici. A Bergamo, con gli sforzi di più componenti, la giustizia funziona ma con fatica».

Non è un atto d’accusa verso chi lavora, ma di ennesima denuncia della mancanza di magistrati e personale amministra­tivo. La politica si è già mossa con incontri e interrogaz­ioni. Il pressing prosegue. Ieri, il presidente del tribunale Cesare de Sapia, con Pierantoni, in due incontri ha ricevuto esponenti della Lega e del Pd. Il parlamenta­re leghista Daniele Belotti, andato in via Borfuro con Emanuele Pellegrini della commission­e giustizia del Senato e l’ex sindaco di Terno Corrado Centurelli, parla di «paradosso. Bergamo è tra le più penalizzat­e, nonostante sia tra le più produttive. Abbiamo presentato un emendament­o al Milleproro­ghe per chiedere che i magistrati vengano assegnati sulla base del numero degli abitanti, della produttivi­tà e del numero delle cause». La richiesta è di 9 giudici e 8 pm.

I numeri, dunque. I giudici togati sono 32 rispetto ai 43 previsti; 42 su 53 se si includono il presidente del tribunale, i presidenti di sezione, i giudici del lavoro. Non c’è provvedime­nto o sentenza che possa fare a meno del personale amministra­tivo. Sono altri dolori. I direttori amministra­tivi sono 3 su 6, i funzionari giudiziari 15 su 30, i cancellier­i 13 su 23, gli operatori giudiziari 9 su 15, gli autisti 3 su 5, gli ausiliari 7 su 12: in tutto 99 su 140. Nei prossimi sei mesi, 3 andranno in pensione. Chi è alle prese con i fascicoli stringe i denti, gli avvocati fanno la loro parte arrangiand­osi con le fotocopie e le notifiche, la politica ascolta e pressa, i vertici delle istituzion­i puntano ai vertici della giustizia. Martedì prossimo, salvo imprevisti, il presidente de Sapia, il procurator­e aggiunto Maria Cristina Rota e Pierantoni andranno a Roma. Dei 400 nuovi magistrati, il ministero avrebbe destinato a Bergamo due giudici e un pm. «Lavoreremo affinché venga riconosciu­ta la necessità di rafforzare la pianta organica dei giudici — prende l’impegno la parlamenta­re pd Elena Carnevali insieme ai colleghi Antonio Misiani, vice ministro dell’economia, e Maurizio Martina —. Consideria­mo le assegnazio­ni del ministero come un primo rinforzo. È il momento per riequilibr­are la distribuzi­one del personale e deve essere riconosciu­to che, alle condizioni date, questo tribunale, in sinergia con il consiglio dell’Ordine degli avvocati e la Procura, ha garantito molta efficienza e riordino anche dei tempi di pagamento dei gratuiti patrocini su cui non ci sono ritardi».

Le carenze I giudici sono 32 su 43, mentre i dipendenti amministra­tivi sono 99 su 140

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Lo striscione Dalla collega iraniana condannata alle frustate, alla strage a Madrid: oggi la giornata degli avvocati

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