Corriere della Sera (Bergamo)

Corna, risate ed equivoci Tutti pazzi per l’operetta

- Rosanna Scardi

Il pubblico si diverte con gusto, sorride e si dimentica dei problemi. Questo il segreto dell’operetta, che torna a Bergamo nell’ambito della Stagione dei Teatri della Fondazione Teatro Donizetti. Gli abbonament­i sono in incremento e superano quota 600. Tre gli spettacoli in programma al Creberg, la domenica alle 15.30: si comincerà il 2 febbraio con «Ballo al Savoy», operetta del 1932, che flirta con il musical, proposta da Teatro Musica Novecento.

«Se la prosa fa riflettere, l’operetta non ha queste pretese, è leggera, fa sognare, catapultan­doti in un mondo favolistic­o dove si sorride per le corna a profusione e, anche chi le subisce, prende tutto con leggerezza, il lieto fine è sempre assicurato», commenta Stefano Giaroli, musicista e produttore della compagnia emiliana, fondata nel 1995 e con una ventina di titoli in repertorio. Il suo punto di forza è l’ensemble «Cantieri d’arte» che suona dal vivo, mentre il copione è moderno e aggiornato. Erede del singspiel, genere in auge in Germania nella seconda metà del ‘700, che alternava canto a parti recitate, l’operetta, definita la piccola lirica, è stata inventata dal compositor­e francese Jacques Offenbach che ne scrisse oltre un centinaio, mentre la sua evoluzione moderna è il musical.

Il primo titolo, diretto da Alessandro Brachetti, è ambientato a Nizza: nella hall dell’Hotel Savoy si festeggia il ritorno del marchese Aristide di Faublais e della sua sposa Maddalena dal viaggio di nozze. Tra gli invitati, si presentano le ex fiamme del nobile. Tra queste, la danzatrice Tangolita, pretesto per sfoggiare costumi spagnolegg­ianti e esibirsi in balli latinoamer­icani. Le musiche, composte dall’ungherese Paul Abraham, strizzano l’occhio al jazz, allo swing e al foxtrot, accanto agli immancabil­i valzer.

Il 16 febbraio toccherà alla Compagnia Corrado Abbati, emiliana, che porterà in scena un adattament­o del classico «Sul bel Danubio blu», con la direzione musicale di Marco Fiorini, manifesto di un’epoca, scritto nel 1866 da Johann Strauss (figlio). Lo spettacolo, ricco di gioia e di buon umore, segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabil­i e comici equivoci uniti alle note delle più belle partiture austriache.

Il cartellone si chiuderà il 15 marzo con un’operetta italiana, «L’acqua cheta» su libretto di Augusto Novelli e musiche di Giuseppe Pietri, a cura di Teatro Musica Novecento, rappresent­ata per la prima volta al Teatro Alfieri di Firenze nel 1908. La trama narra di due sorelle, Anita, la più sbarazzina, e Ida, timida tanto da tenere gli occhi bassi, ma che in realtà nasconde un amante segreto. Con lui tenterà la fuitina, ma alla fine coronerà il suo sogno d’amore.

Per gli abbonati è disponibil­e un servizio di trasporto con navetta in partenza dal Teatro Donizetti (lato Sentierone), con destinazio­ne via Pizzo della Presolana e ritorno. Il servizio ha un costo di 5 euro a stagione.

Dove I tre spettacoli al Creberg, disponibil­e servizio navetta dal teatro Donizetti

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Un momento del «Bel Danubio blu», secondo titolo della stagione
Comicità Un momento del «Bel Danubio blu», secondo titolo della stagione

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