Orio: Napoli e Londra le mete più gettonate
I dati finali del 2019: Londra e Napoli le mete preferite
Londra torna a essere la meta preferita per chi si imbarca a Orio, seguita in classifica da Napoli. A dirlo sono i dati finali del 2019 pubblicati da Assaeroporti. L’anno scorso lo scalo ha raggiunto 13 milioni e 857 mila passeggeri.
Un aeroporto sempre più internazionale, che cresce grazie alle destinazioni lontane. È il ritratto dello scalo di Orio delineato dai dati finali del 2019 di Assaeroporti. Un anno in cui «Il Caravaggio» ha conquistato il consueto record di passeggeri sfiorando quota 14 milioni: 13.857.257 (+7,1%) con la conferma del terzo posto in Italia dopo Fiumicino e Malpensa. Ma ha visto crescere sempre di più chi va o viene dai Paesi al di fuori dell’area Schengen, aumentati del 12% e raddoppiati rispetto al 2016, mentre quelli esterni all’Unione europea (le due aree non coincidono) sono saliti addirittura del 22%.
Tutto questo grazie all’apertura di nuovi collegamenti di linea, fra i 22 varati in dodici mesi, verso destinazioni come Sharm el Sheikh, Casablanca, Il Cairo, Tbilisi e Aqaba, ma anche alla crescita dei voli charter, soprattutto verso l’Egitto. Il primo mercato al di fuori dell’Unione europea si conferma il Marocco, seguito da Russia e Turchia. Mentre Londra torna ad essere la destinazione preferita da chi si imbarca a Orio, seguita da Napoli (prima in classifica nel 2018), Bari, Barcellona e Brindisi. La classifica per nazioni è guidata dalla Spagna, seguita da Romania, Regno Unito e Germania.
Il tutto ovviamente si deve in gran parte a Ryanair, che costituisce l’85% del traffico di Orio. È seguito nella graduatoria per compagnie da Wizzair, Lauda, Blue Panorama e Pobeda. Da segnalare per i voli di linea le new entry di Alitalia, British Airways, TuIfly, Air Cairo e Vueling.
Blue Panorama ed Albastar sono risultate le compagnie più attive nel settore charter, e Pegasus ha confermato il suo ruolo di connettore, andando ad alimentare la propria rete di voli in prosecuzione su Istanbul.
I quasi 14 milioni di passeggeri dello scorso anno erano a bordo di 95.377 aerei (+6,5), dei quali 23.853 sono andati verso aeroporti italiani con a bordo 3.473.169 persone (+5.7%), mentre gli altri 10.372.189 viaggiatori sono andati all’estero.
Orio resta terzo in Italia anche per i cargo, anche se le 118.964 tonnellate di merce spostata rappresentano un -3,3% per la contrazione dei voli notturni adottata da Sacbo; il dato scenderà ancora di più con il trasloco di parte del traffico Dhl a Malpensa. Ma in dicembre, periodo di ordinativi natalizi, sono state trasportate 9.851 tonnellate di merci, con un aumento del 9,8% rispetto a quelle di dodici mesi prima. E sempre grazie al periodo festivo, il mese scorso ha visto spostarsi il 14,4% di passeggeri in più in confronto al dicembre 2018, per un totale di 1.097.501 persone. Anche qui la preferenza di chi si imbarcava è andata ai Paesi stranieri: i passeggeri dei voli nazionali sono cresciuti del 4,4% e quelli internazionali del 17,6%.
Ci sono poi due dati minimi in termini di numeri ma significativi. Il primo è quello dei transiti, cioè di chi sbarca a Orio solo per risalire su un altro aereo verso la sua destinazione finale: sono stati solo 7.818 ma il loro aumento è stato del 125,8% (+644,2% a dicembre) e si prevede aumenteranno sempre di più. Un altro piccolo record è stato quello favorito dai tre mesi di chiusura di Linate per lavori e riguarda l’aviazione generale, cioè gli aerei privati o in affitto: hanno superato per la prima volta a Orio la quota dei quattromila passeggeri (sono stati 4.081, pari a +87,8%) con 2.092 movimenti, +48,1%.