Altra pianta da abbattere «È malata»
«È compromesso». Lavori per il marciapiede in viale Papa Giovanni
Inizierà lunedì a Bergamo la sistemazione dell’area pedonale di viale Papa Giovanni XXIII compresa tra le vie Bonomelli e Paleocapa. Quella sul lato opposto rispetto alla piazza. E questa volta, nell’annunciare i lavori, Palazzo Frizzoni gioca d’anticipo e dice che verrà tagliato un ippocastano malato. Non solo, il Comune rende subito nota anche la perizia agronomica che mostra le anomalie della pianta e prova così a limitare le proteste, perché non si ripeta quello che è successo in piazza Dante, dove alcuni cittadini si sono incatenati agli 11 alberi (poi abbattuti) per chiedere alla giunta di non tagliarli.
Finiti i lavori del Comune di Bergamo sul piazzale degli Alpini, inizia la sistemazione dell’area pedonale di viale Papa Giovanni XXIII compresa tra le vie Bonomelli e Paleocapa. Quella sul lato opposto rispetto alla piazza. Il cantiere inizierà lunedì e dovrebbe durare un paio di mesi.
Nell’annunciare i lavori, Palazzo Frizzoni questa volta mette le mani avanti: «Prima dell’inizio dell’intervento — spiega la nota del Comune — sarà necessario abbattere un ippocastano a rischio di caduta perché malato, come evidenziato dalla perizia agronomica e dalle indagini strumentali disposte dal Comune di Bergamo e dalle immagini della pianta». L’amministrazione — ancora irritata dalle polemiche per il taglio degli alberi in piazza Dante — prova così a spiegare in anticipo i motivi del taglio dell’ippocastano per provare a limitare le proteste. La perizia è stata fatta nei mesi scorsi da Davide Canepa, un agronomo esterno
L’albero malato Nell’annunciare i lavori, Palafrizzoni ha pubblicato il risultato della perizia sull’albero
che ha ricevuto l’incarico dal Comune. È lui a certificare la necessità dell’abbattimento dell’albero, in quanto compromesso. Diverse le anomalie segnalate nella perizia, come l’«estesa ferita necrotica al fusto» e, come rilevato dall’analisi strumentale fatta al colletto, «una degradazione dei tessuti legnosi interni in tutti i profili eseguiti al colletto e al fusto». L’ippocastano, che potrebbe avere 73 anni (è una stima), è alto 22 metri e ha un tronco con un diametro di 73 centimetri. Sul documento vengono anche riportate le interferenze della pianta con la strada, il parcheggio, i cavi aerei, le altre piante, il lampione e il marciapiede. La scheda relativa all’ippocastano non lascia dubbi: dev’essere tagliato. Ed è per questo motivo che l’amministrazione ha deciso di diffondere subito questo documento, con la speranza che non si ripetano le proteste di piazza Dante, dove alcuni cittadini si sono incatenati alle piante (poi abbattute). «Quando tagliamo un albero — ha spiegato a più riprese nelle scorse settimane la giunta — non lo facciamo mai a cuor leggero, ma è sempre l’ultima soluzione possibile».
Dopo l’abbattimento dell’ippocastano di viale Papa Giovanni, si passerà ai lavori sul marciapiede, divisi in tre fasi. La prima, sull’area centrale del marciapiede e dell’area pedonale, poi il cantiere si sposterà all’angolo con via Paleocapa e, infine, all’intersezione con via Bonomelli. «Il cantiere — spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla — mira a ricucire piazzale Marconi al centro città, migliorando il decoro urbano».
Come è già stato fatto sul lato opposto, anche qui è prevista una pavimentazione in granito diorite. «È come quella del piazzale della stazione», spiega l’amministrazione. L’intervento complessivo (entrambi i lati) costa 800 mila euro. Verranno messe lastre con uno spessore di 4 oppure di 7 centimetri nei tratti carrabili, e saranno disposte a correre e in tre diversi formati, da 20, 30 e 40 centimetri di larghezza. «La finitura — spiega Palazzo Frizzoni — sarà fiammata nei tratti tra le aiuole con posa longitudinale, mentre il vialetto pedonale sarà con finitura bocciardata con posa trasversale. A fianco delle aree verdi, una fascia di 40 centimetri in cubetti di granito, disposti ortogonali, accompagnerà tutto il vialetto e favoriranno così il percorsoguida agli ipovedenti. In corrispondenza di questa fascia in cubetti, verrà realizzata una condotta disperdente in trincea posta a una profondità di 1.10 metri, con larghezza alla base di 40 centimetri». È prevista anche la realizzazione in pietra del tratto che porta al Centro Congressi e la sistemazione del marciapiede davanti all’Albergo Piemontese.