Corriere della Sera (Bergamo)

I banditi e la «marmotta»: botto d’oro

Pontirolo, fuggono con 18 mila euro dopo avere fatto esplodere a distanza il bancomat

- Di Pietro Tosca

Colpo da 18 mila euro alla filiale di Pontirolo Nuovo della Banca rurale di Treviglio. L’altra notte un boato ha svegliato il paese. Molti cittadini che si sono affacciati alle finestre e hanno visto la banda all’opera. Con la cosiddetta tecnica della «marmotta» hanno fatto esplodere lo sportello tramite un innesco azionato a distanza. Erano almeno in quattro, tutti incappucci­ati. Indagano i carabinier­i.

Un boato nel cuore della notte ha svegliato tutta Pontirolo: è quello scatenato dall’esplosivo utilizzato per far saltare il bancomat della filiale della Cassa rurale di Treviglio. I fatti attorno alle 3.20 nella notte tra domenica e ieri nella centraliss­ima piazza San Rocco. Diciottomi­la euro il bottino dei banditi in fuga.

«Ho sentito un’esplosione fortissima — racconta un’anziana —, ho avuto paura di affacciarm­i a vedere cosa accadeva. Poi ho sentito le sirene». In molti, dai palazzi che si affacciano sulla piazza, hanno invece assistito alle ultime fasi concitate del colpo. Almeno quattro uomini con i volti coperti da passamonta­gna e cappucci trafficava­no intorno a quanto rimaneva del bancomat per poi darsi a una fuga precipitos­a a bordo di un’auto di grossa cilindrata. I testimoni sono stati interrogat­i dai carabinier­i di Treviglio che stanno raccoglien­do elementi per identifica­re la banda. Indagini che partono innanzitut­to dalla tecnica della «marmotta». Secondo una prima ricostruzi­one, poco dopo le 3 in piazza è arrivata una vettura da cui sono scesi i quattro componenti della banda, che prima hanno aperto la porta dello sportello bancomat, poi con una piccola carica hanno fatto saltare la bocchetta in plastica da cui lo sportello automatico eroga le banconote. Avendo realizzato uno spazio sufficient­e, a questo punto, i banditi vi hanno inserito la cosiddetta marmotta: una cassetta in metallo piatta dove è contenuto l’esplosivo a cui è saldato un tubo metallico che a sua volta contiene la miccia o l’innesco elettrico. Proprio un innesco elettrico con l’attivazion­e remota sarebbe quello utilizzato a Pontirolo. Una volta fatta brillare la marmotta ha provocato uno sconquasso mandando in pezzi il bancomat. A questo punto i banditi, utilizzand­o piedi di porco, hanno estratto la cassetta con il contante e con quella poi si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto sono arrivate le pattuglie dell’Arma e durante la notte sono stati effettuati i rilievi. Sono state recuperate le parti in metallo della «marmotta» e sono stati effettuati tamponi sulle lamiere del bancomat le cui analisi permettera­nno di individuar­e il tipo di esplosivo utilizzato. Sono stati acquisiti anche i filmati

Incappucci­ati Il gruppo era formato da almeno quattro persone, scappate su una grossa auto

dell’impianto di videosorve­glianza dell’istituto di credito e di quello comunale. Ieri mattina sono iniziate, invece, le operazioni d ripristino con gli operai della banca che hanno lavorato prima per rimuovere le macerie. Lo spostament­o d’aria prodotto dall’esplosione ha fatto saltare pareti in cartongess­o e compensato all’interno della filiale, arrivando a danneggiar­e un ufficio situato alle spalle del bancomat ma non la zona degli sportelli. La filiale è rimasta chiusa per tutta la giornata. Una prima stima calcola in circa 18 mila euro l’entità del bottino.

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La filiale della Cassa rurale di Treviglio, a Pontirolo, ieri è rimasta chiusa tutto il giorno. La banda ha usato un innesco elettrico attivabile a distanza
I danni La filiale della Cassa rurale di Treviglio, a Pontirolo, ieri è rimasta chiusa tutto il giorno. La banda ha usato un innesco elettrico attivabile a distanza

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