Cemento super veloce per la casa 3D
Al Bautec di Berlino l’ultima creazione firmata Italcementi, presto sul mercato
Le case realizzate con stampanti 3D grazie ai materiali Italcementi sbarcano al Bautec di Berlino e presto saranno lanciate nei mercati del Nord Europa e del Nord Italia. Nello stand del gruppo Pari, che collabora al progetto, in questi giorni (la fiera prosegue fino a venerdì) è stata sistemata una stampante 3D che realizza ogni giorno una stanza di 16 metri quadrati. La nuova tecnica è frutto dello studio di un equipe di quindici persone, fra ingegneri, architetti, chimici e ricercato, al lavoro dal 2015. I vantaggi di un edificio realizzato con questa tecnica sono la velocità, la flessibilità e i costi contenuti.
Certo, fa specie vedere come nasce la casa del futuro. Sembra un’opera di pasticceria più che di ingegneria. E il cemento, panna montata appena uscito dal dosatore dello chef. Ovvio che non è così. «3D printing» è frutto del lavoro in continua evoluzione degli scienziati Italcementi. Ingegneri, architetti e ricercatori alle prese da 5 anni con una sfida più che ambiziosa: trovare la formula perfetta, in quanto a cemento, per costruire edifici in pochi giorni. E per poterli modificare, anche. Il prototipo risale al 2018: casa di cento metri quadrati, suddivisa tra zona giorno, zona notte, cucina e bagno, sistemata in bella mostra in piazza Beccaria, a Milano. Sembrava fantascienza. Oggi diventa realtà al Bautec di Berlino, la più importante manifestazione del settore delle costruzioni, aperta fino a venerdì.
Velocità di realizzazione, flessibilità progettuale e sostenibilità economica e ambientale sono le caratteristiche del nuovo cemento per la stampa «3D printing» presentato alla fiera e in procinto di essere lanciato sui mercati del Nord Europa, oltre che del Nord Italia. Il gruppo milanese Peri, tra i maggiori produttori mondiali di casseformi e ponteggi (ha 60 sedi e 7.700 dipendenti), è partner nel progetto. Nel suo stand è stata sistemata una stampante 3D che ogni giorno realizza, con i materiali Italcementi, una stanza di 16 metri quadrati. «Italcementi — sottolinea Enrico Borgarello, direttore Innovazione — grazie alla profonda conoscenza del cemento e all’attività di ricerca, è in grado di offrire ai progettisti un prodotto di qualità per costruire le case utilizzando le grandi stampanti 3D. È una soluzione che si sposa con le nuove tecnologie del costruire, basata sulla combinazione dei tradizionali materiali per le costruzioni, come il cemento, con le nuove frontiere aperte dalla tecnologia digitale». Se in passato il concetto di «flessibilità» sembrava inconciliabile con un materiale come il cemento, qui è la parola chiave. Non per niente, finora, la tecnica della stampa in 3D era stata applicata solo a materiali come il metallo o l’argilla. Consiste nel depositare strati successivi di materiale sotto controllo computerizzato per realizzare un modello progettato da uno specifico software 3D. I materiali cementizi sono stati introdotti negli ultimi anni.
Lo studio Italcementi è iniziato nel 2015 nei laboratori di ricerca e innovazione dell’iLab, al Kilometro Rosso, ed è stato condotto da un team di lavoro che ha unito figure professionali diverse: 15 persone fra ingegneri, architetti, chimici dei materiali, tecnici e ricercatori per oltre 15.000 ore di ricerca. «I risultati non mancano — evidenziano da Italcementi —: il formulato cementizio che è stato sviluppato, adattabile per le diverse tecnologie di stampa, possiede le caratteristiche necessarie per essere miscelato, trasportato con una pompa da cantiere e posato da una macchina di stampa. Il primo e i successivi strati depositati, autosostenendosi durante il processo di stampa, vengono posizionati uno sopra l’altro». Un’apposita stampante realizza elementi in scala reale.
Grazie alla profonda conoscenza del cemento e all’attività di ricerca, Italcementi offre un prodotto di qualità per costruire le case usando le stampanti 3D
Enrico Borgarello direttore Innovazione