Demolizione alle ex Clarisse Futuro incerto
Bonifica: raccolti sessanta metri cubi di materiale, tra cui moltissime siringhe
Èiniziata la demolizione del complesso delle ex Clarisse di Boccaleone. Resta però ancora da chiarire il futuro dell’area.
Un vigile del fuoco che è andato a visitare il cantiere della demolizione si è ricordato di quando era intervenuto per spegnere l’incendio di cinque anni fa: «Facevamo prima a lasciar bruciare tutto», dice. Intanto dentro ci sono ancora i mucchi di rifiuti da portare via: tantissime siringhe e poi materassi, vestiti, confezioni di cibo accumulatisi in anni di frequentazione dei senzatetto. «Ce n’è da riempire quaranta sacchi da un metro cubo e mezzo», dice un operaio, che racconta di avere anche trovato una doccia realizzata con bottiglie di plastica. Siamo all’atto finale del complesso delle ex Clarisse di Boccaleone: prima convento, poi magazzino di idrocarburi, ristorante, rudere e infine cantiere per 35 appartamenti, con l’impresa che fallisce nel 2010 e l’area che diventa ritrovo di sbandati. Fino ad arrivare all’acquisto del dicembre 2018 per 377 mila euro da parte degli Istituti educativi, da pochi mesi in piena proprietà dell’area.
Dopo la bonifica degli interni effettuata in dicembre, ieri gli operai della Despe di
Torre de’ Roveri hanno preso possesso del cantiere e come prima cosa hanno chiuso con delle inferriate i tanti pozzetti del cortile e le trombe delle scale e degli ascensori, per evitare che qualcuno faccia la fine del senzatetto che era precipitato nel 2013. Poi sarà realizzata un’alta palizzata sul lato di Nord-Est per proteggere le abitazioni che costeggiano il cantiere da polvere e calcinacci (alcuni degli abitanti preoccupati sono già andati a chiedere informazioni). Quindi con gli escavatori si procederà alla demolizione partendo dal lato verso la città, quello che era bruciato. I lavori dovranno concludersi entro il 10 aprile, ma si calcola che dovrebbe bastare un mese.
Ora resta da chiarire il futuro dell’area. Sono diversi i progetti allo studio del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Istituti educativi, che vorrebbe inserirsi nella grande pianificazione della vicina Porta Sud. Visto che in zona è prevista una Cittadella della salute, nello spazio dell’ex convento potrebbe essere realizzato un polo sociosanitario dedicato al tema dei disturbi alimentari con un progetto che vada al di là della riabilitazione, ma comprenda anche una rieducazione alimentare. Fino dalla scorsa estate la Fondazione ha avuto contatti con alcune strutture che si occupano di questo tipo di problema. Ma ci potrebbe essere spazio anche per un progetto legato alla disabilità, per il quale sono state avanzate proposte da parte di un consorzio di cooperative. Un’idea definitiva non c’è ancora, ma si è intanto deciso per la demolizione in modo da mettere in sicurezza l’area.
Risolto il problema delle ex Clarisse, nel quartiere resta ancora da affrontare quello del complesso a fianco. Cioè la struttura che era stata costruita per diventare scuola calcio dell’Atalanta, ma che era rimasta inutilizzata, fino a diventare a sua volta punto di ritrovo dei senzatetto che l’hanno riempita di scritte. Andate a vuoto diverse trattative, anche qui la proprietà del Gruppo Begnini ha effettuato nei mesi scorsi una vasta pulizia esterna. La speranza dei proprietari è che la rinascita delle Clarisse porti con sé un aumento d’interesse anche per quello che si vorrebbe mantenere come centro sportivo.
Ruolino di marcia Per la demolizione c’è tempo fino al 10 aprile ma dovrebbe bastare un mese
La scuola calcio Ora si spera di riuscire a trovare un acquirente per il complesso che sorge a fianco