Confindustria regala i mobili
Dopo il trasloco della sede al Kilometro Rosso, niente verrà buttato via ma riassegnato con un bando
Scrivanie, sedie, armadiature, scaffalature, lampade e computer. Confindustria Bergamo regala i suoi vecchi arredi a scuole e associazioni.
I «colli» , così definiti tecnicamente, sono 2.200: si tratta di scrivanie, sedie, armadiature, scaffalature, lampade e perfino parecchi computer. Una volta resettati, perfettamente funzionanti e funzionali. In una parola, tutto quello che serviva a supportare il lavoro e l’attività delle due sedi di Confindustria Bergamo, quella in via Camozzi e l’altra in via Madonna della Neve, è stato dismesso con il trasloco di inizio anno dell’ associazione, e resta imballato al momento, inattesa di destinazione.
Al Kilometro Rosso i cento dipendenti lavorano in un ambiente tutto nuovo e anche molto apprezzato, ma del «vecchio» materiale d’ufficio non si butta via nulla. Perché — primo principio della sostenibilità — nulla si distrugge, piuttosto tutto si ricicla. Per dare una dimostrazione pratica di questo concetto in un’ottica di sostegno al territorio, Confindustria Bergamo ha, infatti, pensato a un’iniziativa particolare, unica nel suo genere in Italia: dismettere a titolo gratuito i beni, a beneficio di enti e soggetti che abbiano alcune caratteristiche specifiche, con scopi istruttivi e sociali. Scuole, pubbliche amministrazioni, ed enti del terzo settore se adeguatamente certificati, e associazioni, possono concorrere all’assegnazione dei vari lotti del materiale e trovarsi così nella disponibilità di attrezzature ancora in buono stato.
La procedura sarà veloce e molto snella: entro mercoledì prossimo i soggetti interessati dovranno inviare le certificazioni, entro venerdì riceveranno conferma della loro idoneità a partecipare e in seguito, nella giornata di lunedì 2 marzo, potranno prendere visione del materiale e compilare la «lista» delle attrezzature di interesse, candidandosi a riceverle. Un elenco che dovrà osservare un «tetto valoriale» determinato dalla somma dei punti attribuiti a ciascun arredo. Due soli gli obblighi che dovranno osservare i beneficiari: che le attrezzature rimangano in territorio bergamasco ( e non siano oggetto di vendita) e che chi se li piglia si faccia carico di trasporto e montaggio. Più sostenibile di così.
I beneficiari devono essere bergamaschi e farsi carico di trasporto e montaggio