L’ausiliario in borghese
Un automobilista protesta: «Stavo andando a cambiare i soldi». Il comandante: indosserà il giubbino
Polemica a Treviglio per la multa staccata a un commerciante da parte di un ausiliario del traffico, che si è mosso in borghese. Il comandante: si può fare, ma indosserà il giubbino.
La scena è degna di uno sketch da classico della commedia all’italiana. C’è il vigile che, senza farsi vedere, fa la multa a un automobilista nel tempo in cui questo parcheggia la macchina per andare in edicola a comprare il giornale. Nel caso accaduto a Treviglio nei giorni scorsi solo il protagonista è diverso. A staccare il verbale non è stato un agente della polizia locale, ma un ausiliario del traffico che, completamente in borghese, ha elevato la contravvenzione per poi allontanarsi senza proferire parola.
Proprio il fatto che non avesse alcun segno di riconoscimento ha creato un piccolo caso, mandando su tutte le furie il multato. «Ho l’ufficio in viale Oriano — racconta Alessandro Oliva, commerciante d’auto —, per questo stavo parcheggiando in piazza Insurrezione quando mi sono accorto che non avevo moneta per il parcometro. Sono andato a comprare un giornale pensando di utilizzare il resto per pagare la sosta».
Pochi metri e Oliva stava già concludendo l’acquisto del giornale quando con la coda dell’occhio ha notato un uomo sui 55 anni che armeggiava intorno alla sua vettura. «Sono corso a vedere — continua il suo racconto — e ho visto che stava infilando qualcosa sotto il tergicristallo. Gli ho chiesto cosa volesse perché non si capiva assolutamente chi fosse. Lui non ha detto niente e si è allontanato in tutta fretta».
Solo a quel punto Oliva ha visto che il foglio sotto il tergicristallo era una multa per divieto di sosta. «L’ho raggiunto — prosegue l’automobilista — per chiedergli ancora chi fosse per fare una contravvenzioni. Lui, però, continuava a non parlare. Solo allora ho notato che nella tasca del giubbino grigio aveva una radiotrasmittente e in tasca il libretto delle contravvenzioni e ho dedotto che era un ausiliario». Esasperato, Oliva per
❞ Gli ausiliari non sono tenuti a indossare una divisa. Ma a Treviglio sono riconoscibili Antonio Nocera Comandante polizia locale
provare l’accaduto gli ha anche scattato una foto e si è recato dalla Polizia locale.
Precisa la situazione Antonio Nocera, comandante della Polizia locale di Treviglio. «Non esiste una divisa per gli ausiliari — dice —. Ogni città si regola a suo modo. Questo personale può addirittura girare in borghese e quindi è legittimo che nel caso in questione possa aver elevato la contravvenzione. Per renderli riconoscibili però a Treviglio è previsto che d’estate indossino una pettorina e d’inverno un giubbotto blu con la scritta “Ausiliario di Polizia locale”». Richiamato per l’inadempienza dal Comando il diretto interessato, si sarebbe giustificato sostenendo che quel giorno avrebbe dimenticato il giubbotto a casa.