Negata la trasferta in Salento per i tifosi nerazzurri
Niente trasferta per i tifosi atalantini a Lecce. La decisione è arrivata ieri in serata dopo il duplice incontro del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con Figc e Coni. Una scelta quantomeno a scoppio ritardato dopo che il presidente dei salentini, Saverio Sticchi Damiani, nei giorni scorsi, aveva chiesto alle autorità di valutare l’apertura del Via del Mare ai nerazzurri. Non ricevendo alcuna risposta, da mercoledì la società aveva cominciato a vendere i biglietti a tutti. Sempre il numero uno dei pugliesi ha dichiarato di essere disposto a rimborsare i tagliandi.
Capitolo Champions League. Dopo i dubbi e le dichiarazioni di «attesa» per capire come si sarebbe evoluto il contagio da coronavirus, dalla Spagna arrivano le mosse per contrastare l’epidemia. In ambito calcistico, a muoversi per primo è proprio il Valencia, che ospiterà i nerazzurri martedì 10 marzo al Mestalla. Il club, tramite comunicato ufficiale pubblicato sul proprio portale internet ha introdotto le misure che nel Nord Italia, e quindi anche a Zingonia, sono valide da inizio settimana. Cioè: stop alle conferenze stampa, allenamenti a porte chiuse e contatto con l’esterno ridotto al minimo indispensabile.
«È una misura precauzionale. Esattamente come il vietare l’accesso alla Ciudad Deportiva di Paterna, il centro sportivo della squadra. Ma la partita contro il Betis (fischio d’inizio oggi alle 16, ndr) è confermata e sarà a porte aperte». A parlare è Vicente Ordaz, direttore del notiziario della radio Cope Valencia e giornalista del quotidiano Abc. «La situazione in città cerca di essere nomale — continua Ordaz —, le autorità insistono nell’invitare la popolazione a vivere come al solito». Invito alla normalità che si traduce con la conferma delle celebrazioni per la Fellas, la festa della Comunità Valenciana in onore di San Giuseppe, che comincia in questi giorni e durerà per tre settimane. «Per questo, a ora, la sfida tra Valencia e Atalanta è confermata, come è confermato anche il match di basket tra Valencia e Armani Milano in programma giovedì», continua Ordaz.
E sulla possibilità di disputare il match senza i tifosi provenienti da Bergamo? «Tutto fa pensare che la partita si giocherà “normalmente” a meno che l’Uefa decida diversamente o che la situazione si aggravi. A oggi, a Valencia, ci sono otto casi di coronavirus». All’Atalanta, al momento, i vertici non hanno ancora pensato a come muoversi nell’eventualità che si giochi senza i propri tifosi e, quindi, a come gestire la situazione biglietti. Quello che trapela dal club è che, come minimo, la società valuterebbe l’eventuale rimborso per i 2.400 che non potrebbero raggiungere il Mestalla. Magari chiedendo aiuto anche alla Uefa.
La stessa Uefa che intanto ha deciso di rinviare la gara degli ottavi di finale di Youth League, prevista martedì a Zingonia tra la Primavera atalantina e i pari età del Lione. La data del recupero è ancora un’incognita, ma le uniche disponibili sono quelle del 10 marzo (lo stesso giorno di Valencia) o l’11 e, chiaramente, i nerazzurri hanno espresso preferenza per la seconda data, proprio per evitare la contemporaneità con il ritorno di Champions. La decisione dell’Uefa dovrebbe arrivare entro lunedì.
Dalla Spagna «A Valencia però si cerca di vivere come al solito, confermata la festa della Fellas»