Corriere della Sera (Bergamo)

«Troppi casi fra medici e infermieri»

I sindacati: «C’è troppo poca protezione»

- di Pietro Tosca

Negli ospedali non c’è preoccupaz­ione solo per i pazienti. Sono numerosi i casi positivi al coronaviru­s tra medici e infermieri: tre solo ieri. E molti altri membri del personale sono in quarantena. Per questo i sindacati chiedono maggiori strumenti di protezione. Intanto, dopo quello di Bergamo, anche gli ospedali di Alzano, Seriate, Piario e Treviglio hanno chiesto di installare davanti ai Pronti soccorso la tenda del pre triage, in cui sottoporre a trattament­o chi arriva in zona d’emergenza. I tendoni sono pronti nel magazzino della Protezione civile, si aspetta il via libera da Roma. Intanto l’Ats sta potenziand­o i suoi servizi informativ­i a partire dal call center, dove arrivano 300 telefonate al giorno.

Solo ieri sono stati ricoverati per coronaviru­s tre membri del personale degli ospedali di Alzano, Piario e Seriate. Si aggiungono a medici e infermieri già trovati positivi nei giorni scorsi, a uno dei quali è stata diagnostic­ata una polmonite bilaterale, e a molti altri che sono stati messi in quarantena. Per questo i sindacati hanno lanciato un allarme: «Abbiamo la netta percezione — dicono Cgil, Cisl e Uil — che non tutto quanto è necessario sia stato messo in campo per quanto riguarda la fornitura di dispositiv­i di protezione: sono segnalati scarsità di mascherine idonee e di tamponi, procedure inviate tardi e rinvio delle attività non urgenti deciso solo in un secondo momento». Ora si chiede che «dalle direzioni aziendali si faccia quanto occorre per tutelare la salute degli utenti e dei lavoratori».

Intanto gli ospedali si preparano a installare i pre-triage. Si tratta di tende posizionat­e davanti ai pronto soccorso per filtrarne gli accessi per separare i possibili infetti da coronaviru­s. Ne è già stata installata una al Papa Giovanni ma non è ancora in uso e il filtro è tuttora al pronto soccorso dove per contenere il contagio si distribuis­ce la mascherina e si fanno disinfetta­re le mani. A Treviglio i pazienti vengono separati in maniera funzionale, dotandoli al triage di mascherina chirurgica e inviandoli nell’area dedicata senza attendere in pronto soccorso, accompagna­ti da operatori con dispositiv­i di protezione. In un’area dedicata si effettuano tutti gli esami. Nel caso queste aree siano sature, i pazienti attendono in due stanze isolate in Pronto soccorso.

Anche per Treviglio, insieme ad Alzano, Piario e Seriate è stato però richiesto il pre triage. Le tende, 6x6 metri, sono pronte nel magazzino della colonna provincial­e della Protezione civile ad Azzano. Squadre di 7-8 volontari sono pronte a montarle in ogni momento. È stato predispost­o anche un centinaio di brandine.

Intanto l’Ats sta valutando se incrementa­re i 51 posti letto per i pazienti in osservazio­ne e ha verificato che nelle strutture private a ieri sono disponibil­i 180 letti per accogliere pazienti per patologie non correlate all’infezione. L’Ats ha disposto poi controlli ai medici di base per verificare l’effettiva apertura nei giorni e negli orari stabiliti. Hanno poi iniziato a funzionare i call center attivati giovedì per alleggerir­e la pressione sui numeri verdi. Gli orari sono stati ampliati alla fascia 8-20, estendendo il servizio anche il sabato e la domenica. In una giornata si dà risposta a circa 300 telefonate.

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Bergamo La tende montata domenica

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