L’arcivescovo: reazioni emotive
Treviglio, l’eccesso di superficialità messo sotto accusa nell’omelia di monsignor Mario Delpini
«Il coronavirus ha suscitato reazioni emotive sproporzionate», le parole di monsignor Mario Delpini.
Nella navata deserta del santuario di Treviglio è risuonato il monito dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini contro le reazioni emotive «sproporzionate» create dall’allarme per il coronavirus. Il prelato lo ha lanciato dall’altare della principale chiesa trevigliese, dove ieri mattina ha celebrato la messa per l’anniversario del miracolo della Madonna delle lacrime.
La funzione religiosa si è svolta a porte chiuse proprio per le misure decise una settimana fa per il contenimento del virus. Per raggiungere i fedeli è stato deciso di utilizzare lo streaming sui social network. Per questo le parole dell’arcivescovo che mettevano al centro la necessità di «evitare la banalità» sono sembrate dirette contro un modo tipico di confrontarsi sul web che ha ingigantito l’eco delle notizie sul contagio del virus.
«Dovremmo sentire — ha detto monsignor Delpini — una specie di fastidio alle parole inutili e dovremmo avvertire una specie di insofferenza per le semplificazioni sbrigative che liquidano i problemi con una battuta, che squalificano il pensiero con un sorriso di compatimento. Dovremmo soffrire come un’offesa all’intelligenza la circolazione di luoghi comuni sottratti a ogni argomentazione, di slogan brillanti che non significano niente e non comportano alcuna responsabilità».
Un atteggiamento mentale che per l’arcivescovo finisce per far perdere di vista i reali obiettivi. «Così l’allarme di questi giorni — ha continuato l’omelia di monsignor Delpini — ha suscitato reazioni emotive sproporzionate e ha contribuito a distrarre dalle domande più profonde». A questo proposito il prelato ha stigmatizzato anche l’assalto ai supermercati che è avvenuto la scorsa settimana. «Le reazioni di questi giorni — ha spiegato — hanno generato enormi paure per cose piccole e hanno suscitato desideri meschini e hanno sepolto i grandi desideri: avere almeno il frigo pieno per non pensare al vuoto che ho dentro. Se almeno avessi un rimedio palliativo, per non pensare all’insidia mortale che mi atterrisce».
498 anni fa il miracolo al quale risale la celebrazione della Madonna delle lacrime a Treviglio
Streaming Trasmessa sui social la messa della Madonna delle lacrime nel santuario chiuso