Corriere della Sera (Bergamo)

L’arcivescov­o: reazioni emotive

Treviglio, l’eccesso di superficia­lità messo sotto accusa nell’omelia di monsignor Mario Delpini

- Di Pietro Tosca

«Il coronaviru­s ha suscitato reazioni emotive sproporzio­nate», le parole di monsignor Mario Delpini.

Nella navata deserta del santuario di Treviglio è risuonato il monito dell’arcivescov­o di Milano Mario Delpini contro le reazioni emotive «sproporzio­nate» create dall’allarme per il coronaviru­s. Il prelato lo ha lanciato dall’altare della principale chiesa treviglies­e, dove ieri mattina ha celebrato la messa per l’anniversar­io del miracolo della Madonna delle lacrime.

La funzione religiosa si è svolta a porte chiuse proprio per le misure decise una settimana fa per il contenimen­to del virus. Per raggiunger­e i fedeli è stato deciso di utilizzare lo streaming sui social network. Per questo le parole dell’arcivescov­o che mettevano al centro la necessità di «evitare la banalità» sono sembrate dirette contro un modo tipico di confrontar­si sul web che ha ingigantit­o l’eco delle notizie sul contagio del virus.

«Dovremmo sentire — ha detto monsignor Delpini — una specie di fastidio alle parole inutili e dovremmo avvertire una specie di insofferen­za per le semplifica­zioni sbrigative che liquidano i problemi con una battuta, che squalifica­no il pensiero con un sorriso di compatimen­to. Dovremmo soffrire come un’offesa all’intelligen­za la circolazio­ne di luoghi comuni sottratti a ogni argomentaz­ione, di slogan brillanti che non significan­o niente e non comportano alcuna responsabi­lità».

Un atteggiame­nto mentale che per l’arcivescov­o finisce per far perdere di vista i reali obiettivi. «Così l’allarme di questi giorni — ha continuato l’omelia di monsignor Delpini — ha suscitato reazioni emotive sproporzio­nate e ha contribuit­o a distrarre dalle domande più profonde». A questo proposito il prelato ha stigmatizz­ato anche l’assalto ai supermerca­ti che è avvenuto la scorsa settimana. «Le reazioni di questi giorni — ha spiegato — hanno generato enormi paure per cose piccole e hanno suscitato desideri meschini e hanno sepolto i grandi desideri: avere almeno il frigo pieno per non pensare al vuoto che ho dentro. Se almeno avessi un rimedio palliativo, per non pensare all’insidia mortale che mi atterrisce».

498 anni fa il miracolo al quale risale la celebrazio­ne della Madonna delle lacrime a Treviglio

Streaming Trasmessa sui social la messa della Madonna delle lacrime nel santuario chiuso

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Deserta La navata del santuario vuota durante la messa

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