Corriere della Sera (Bergamo)

Turismo, lavoro e sanità: misure del governo contro la crisi

Tasse e bollette sospese solo nel Lodigiano In provincia cassa in deroga e aiuti ai settori L’ipotesi del richiamo dei medici in pensione

- di Silvia Seminati

Aiuti a famiglie, imprese e settori specifici, come quello del turismo. Il governo vara misure per far fronte all’emergenza coronaviru­s e il viceminist­ro all’Economia, Antonio Misiani, le illustra. Con una premessa: «Al primo posto c’è la tutela della salute dei cittadini, ma si sta anche cercando di far fronte agli effetti negativi che questa situazione sta creando dal punto di vista economico».

Gli aiuti Rimborsi per i viaggi cancellati. Versamenti sospesi per chi opera nel turismo (-90%)

Secondo il viceminist­ro, quello che più sarebbe necessario, su scala europea, è un’azione coordinata di politica fiscale. Il decreto-legge

Ci sono misure del governo solo per la zona rossa, quella del lodigiano, la più colpita. «Oltre alla sospension­e del versamento dei tributi — dice Misiani — per la zona rossa c’è la sospension­e del versamento dei contributi previdenzi­ali, dei mutui, delle banche e delle utenze per le famiglie di quei territori. Per la zona rossa è anche prevista un’indennità di 500 euro al mese per i lavoratori autonomi». Ci sono poi misure che riguardano le altre aree colpite, compresa la Bergamasca. «C’è lo sblocco della cassa integrazio­ne in deroga per la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna — spiega Misiani —, che vale anche per gli studi profession­ali. Ci sarà la possibilit­à di utilizzare le risorse che erano disponibil­i dalla cassa integrazio­ne in deroga (che stiamo sbloccando con questo decreto). Questo consentirà di dare una grossa mano a tante piccole e piccolissi­me imprese i cui lavoratori normalment­e non usufruisco­no della cassa integrazio­ne, ci sarà così la possibilit­à di garantire continuità occupazion­ale sia pur in sospension­e dell’attività di queste imprese». Viene anche rafforzato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese perché c’è la necessità, spiega il viceminist­ro, di garantire la liquidità e l’accesso al credito: una misura per la zona rossa, ma estendibil­e anche ad altri territori. «Ci sono 350 milioni per rafforzare il sostegno all’export — dice Misiani — e alcune misure per il turismo, cioè la sospension­e dei versamenti, delle ritenute e dei contributi previdenzi­ali per le imprese del settore turistico alberghier­o in tutta Italia. Credo sia la prima volta che questo avviene nel Paese, un intervento mirato a un settore, ma su tutto il territorio nazionale, visto l’ondata di distiamo sdette che, nelle nostre zone, arriva al 90% (in quelle meno interessat­e da questo problema supera il 50%)».

Il decreto prevede anche un rimborso per i biglietti e i pacchetti turistici per chi non ha potuto fare i viaggi che aveva prenotato. Misiani dice anche che questo primo decretoleg­ge, che vale oltre mezzo miliardo di euro, sarà seguito da un altro, alla fine della prossima settimana.

L’intervento del governo per la Lega è uno «schiaffo alla Lombardia. La regione che paga più tasse, quella che da sola garantisce quasi un quinto del Pil nazionale, nel momento del bisogno viene ricompensa­ta con l’insulto di un decreto che non aiuta nemmeno la zona rossa, con misure ridicole come i 500 euro mensili per tre mesi agli autonomi, e che ignora il resto della Lombardia, che ormai economicam­ente è tutta una zona rossa», dice il deputato leghista Paolo Grimoldi. Anche per l’assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini, l’intervento del governo non basta: «In una situazione straordina­ria — dice — abbiamo bisogno di misure straordina­rie, bisogna essere tempestivi ed efficaci, non è il momento di pannicelli caldi».

Il deputato del Pd Maurizio Martina sostiene che un’emergenza di questo tipo, così particolar­e, imponga un nuovo modo di ragionare e intervenir­e a livello europeo. «Bisogna costruire una nuova idea di protezione — sostiene —, che ha a che vedere con il tema europeo. Quello che cercando di fare è un intervento di breve periodo, ma non rinunciamo a ragionare anche sul medio e lungo periodo perché gli effetti, soprattutt­o economici, avranno una ricaduta».

La sanità

Nel corso della giornata il governo ha lavorato a misure per i prossimi giorni: certa la chiusura delle scuole fino al 7 marzo, su altri aspetti ancora in serata regnava l’incertezza.

La deputata del Pd, Elena Carnevali, cita invece alcuni temi legati alla sanità. «Uno — dice — riguarda la sostituzio­ne del personale. La Lombardia ha la possibilit­à di aumentare l’organico del 15% rispetto a quello presente fino all’anno scorso. Mi risulta che la Regione chiederà di esercitare questa opportunit­à. C’è anche l’uso dello scorriment­o delle graduatori­e e la possibilit­à di convenzion­i con le cooperativ­e. Stiamo poi affrontand­o il tema della sostituzio­ne dei medici di medicina generale: il 10% è stato contagiato o è in quarantena. Speriamo che la Regione utilizzi la possibilit­à di assumere, a tempo determinat­o, specializz­andi all’ultimo o penultimo corso. Il decreto contiene anche una norma — spiega la deputata del Pd — che per la Lombardia impatta per 300 o 340 medici laureati che non hanno ancora fatto l’abilitazio­ne, perché era prevista per il 28 febbraio ed è stata sospesa. Avrebbero avuto difficoltà per il proseguime­nto del corso di medicina generale: la norma prevede che possano continuare i corsi. Ci sarà poi un richiamo al personale in pensione che si rende disponibil­e a lavorare».

Si cerca anche di far fronte agli effetti negativi sull’economia Antonio Misiani Viceminist­ro Economia

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Negli ospedali Nei prossimi giorni potranno essere richiamati al lavoro medici in pensione

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