Corriere della Sera (Bergamo)

Con la mascherina anticontag­io per acquistare coca

- Andrea Camurani

Uscire di casa per comprare droga ha i suoi rischi e si può finire nei guai per mille motivi, ma l’acquirente segnalato alla prefettura dai carabinier­i di Busto Arsizio, durante una retata nella serata di venerdì, era in realtà preoccupat­o per il rischio di contagio da coronaviru­s. È per questo che il 16enne varesino alla ricerca di cocaina si è presentato nei boschi dello spaccio per fare acquisti munito della mascherina, peraltro inutile secondo le raccomanda­zioni dell’Istituto superiore di sanità. I traffici di droga attorno alle piazze di spaccio del Basso Varesotto, come il «bosco del Rugaredo», così è chiamata la zona di spaccio fra Busto Arsizio e Castellanz­a, non si sono mai fermati generando anzi un viavai continuo che ha obbligato i carabinier­i all’ennesimo blitz avvenuto fra le 18 e le 23 di venerdì scorso.

I militari hanno difatti raggiunto la zona e all’imbrunire si sono appostati per osservare i movimenti di compratori e acquirenti, ma non hanno creduto ai loro occhi quando hanno assistito alla scena (comica a dire il vero nonostante la tragicità dell’ambiente in cui il tutto si è svolto) del ragazzo con indossata la mascherina anticontag­io sul volto, fra i tanti in attesa del pusher per acquistare dello stupefacen­te.

Una volta avvenuto lo scambio, il ventiseien­ne è salito sulla propria auto ed è stato fermato poco dopo — erano circa le 20 — dalla pattuglia dei carabinier­i con in tasca meno di un grammo di cocaina: dopo le formalità di rito, nome e cognome sono stati trasmessi alla prefettura di Varese assieme a quelli di altri tre consumator­i abituali. Denunciato invece a piede libero uno spacciator­e.

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