Corriere della Sera (Bergamo)

I casi salgono a 243 Seriate presidio ad hoc

Al Bolognini Medicina sarà modificato in Pneumologi­a e avrà in dotazione i caschi per l’aiuto respirazio­ne Papa Giovanni, prime dimissioni da Terapia intensiva

- Di Fabio Paravisi

Sale a 243 il totale dei casi positivi al coronaviru­s in provincia di Bergamo. E scende a 164 il numero dei Comuni bergamasch­i in cui non si trova nessun contagiato, mentre sono 43 quelli in cui c’è solo un caso positivo. Più un paese (Nembro) in cui i malati hanno superato quota 40. Secondo il bilancio di fine giornata della Regione, la Bergamasca supera così il Cremonese per totale di persone positive al test per il virus: in vetta resta il Lodigiano a quota 384.

Proprio per il continuo aumento dei contagiati, la Regione ha deciso di investire ancora di più sulla Bergamasca. L’ospedale di Seriate diventerà, insieme a quelli di Lodi e Crema, «a vocazione coronaviru­s — secondo la dedi dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera —. Sono i presidi in cui i reparti di Medicina saranno trasformat­i in Pneumologi­e. Qui si faranno carico di pazienti meno complessi ma si inizierà a utilizzare il sistema C-pap che prevede caschi per aiuto respirazio­ne, per evitare che il paziente un po’ più grave entri in Terapia intensiva o almeno per ritardarne il ricovero».

Questo anche per dare un po’ di sollievo al Papa Giovanni, dove l’organizzaz­ione è stata rivista riducendo ulteriorme­nte l’attività chirurgica non urgente e reclutando medici, infermieri e tecnici di laboratori­o tra i neopension­ati e attingendo dalle graduatori­e aperte. Sono state sospese le ferie per i dipendenti delmission­i l’area sanitaria e per le figure necessarie alle riorganizz­azioni. Da ieri mattina gli operatori della Croce Rossa sono a supporto del personale del pronto soccorso per svolgere (non ancora nella tenda, causa pioggia) un primo screening, distinguen­do chi ha problemi respirator­i da chi soffre di altre patologie, per fornire a tutti la mascherina chirurgica e far lavare le mani.

Intanto dalla Terapia Intensiva ci sono state le prime difinizion­e per due pazienti a cui il coronaviru­s aveva causato grave insufficie­nza respirator­ia. Ora sono ricoverati in Pneumologi­a, e se le loro condizioni continuera­nno a migliorare potrebbero tornare a casa nel giro di quattro-cinque giorni. Altre 11 persone, dal 24 febbraio, sono state dimesse da Malattie infettive: alcune sono in auto isolamento perché positive al tampone ma senza sintomi, mentre altre sono completame­nte guarite.

Ora il laboratori­o di Microbiolo­gia e Virologia è pronto ad eseguire i test diagnostic­i per la ricerca del coronaviru­s, come in altri nuovi 11 centri che la Regione ha aggiunto a quelli già individuat­i. Questo consentirà di ridurre i tempi risposta e definire se i casi sospetti siano effettivam­ente positivi o meno. Al Papa Giovanni sono ripresi anche i concorsi per il personale sanitario, le attività di scelta e revoca, le commission­i per l’invalidità e gli screening oncologici, con l’indicazion­e di pianificar­e gli appuntamen­ti in modo da evitare assembrame­nti. Restano sospesi vaccinazio­ni, corsi pre parto, volontaria­to e informator­i medici. Le visite in ospedale sono consentite a un solo parente per ricoverato, negli orari di pranzo e cena e se necessario. Dall’ospedale di Treviglio, infine, tre internisti volontari andranno a dare una mano al presidio di Cremona.

Pronto soccorso A Bergamo personale della Croce rossa ha iniziato a collaborar­e nell’area pre triage

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