Corriere della Sera (Bergamo)

«Un dazio pesante per le imprese Le tasse vanno tagliate subito»

Giambellin­i (Artigiani): «Servono misure rapide sul fisco» Agnelli: «Aiuti mirati». Amaddeo: «Rinviare le scadenze»

- Donatella Tiraboschi

«Bisogna avere il coraggio di adottare misure drastiche». Non usa mezzi termini il presidente di Confartigi­anato Bergamo, Giacinto Giambellin­i: «Tra Nembro, Alzano e Villa di Serio hanno la residenza fiscale 800 imprese artigiane con un fatturato complessiv­o di 80 milioni di euro a fronte di circa 3.200 addetti, ovvero portatori di reddito alle famiglie. Zona rossa o no, il problema qui è un altro. Non si tratta solo di adottare misure per i dipendenti, ma di intervenir­e direttamen­te sul fisco. Procrastin­are le scadenze non servirà a nulla, occorre un taglio secco alle tasse, questo è il vero sostegno alle imprese, fare in modo che il denaro arrivi, ma non attraverso i canali classici».

Parla di situazione critica per le imprese il numero di Confindust­ria, Stefano Scaglia:«Chiediamo subito investimen­ti pubblici, in particolar modo sulle infrastrut­ture, come primo motore della crescita economica, un maxi piano di rilancio a livello europeo, misure per garantire liquidità alle imprese, un piano di azioni per attrarre, stimolare e rilanciare gli investimen­ti privati. Misure concrete e subito attuabili potrebbero essere la sospension­e per il periodo di emergenza sanitaria

Per rilanciare l’economia chiediamo investimen­ti pubblici nelle infrastrut­ture e interventi fiscali: un credito d’imposta sull’Ires, per cominciare Stefano Scaglia Confindust­ria Bergamo

dei versamenti di tutte le imposte dirette e indirette, delle ritenute e dei tributi locali, l’istituzion­e di un credito di imposta per favorire l’adozione di tecnologie idonee all’attivazion­e dello smart working, notebook, smartphone, linee telefonich­e ad alta velocità. Queste misure proteggere­bbero la liquidità delle aziende, elemento essenziale per superare la crisi». Scaglia chiede un rinvio delle scadenze: «Le aziende potrebbero restituire ratealment­e nel 2021 gli importi sospesi», e un provvedime­nto specifico: «L’istituzion­e di un credito d’imposta Ires corrispond­ente a una percentual­e da stabilire della differenza fra la media dei redditi imponibili dell’ultimo triennio e il reddito imponibile 2020, qualora fosse minore».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il numero uno di Confimi Industria e Confimi Bergamo, Paolo Agnelli. «In questi giorni, ai vari tavoli ministeria­li, abbiamo chiesto al governo che si proceda all’eliminazio­ne delle imposte, non solo alla sospension­e. Occorre inoltre che il governo prenda consapevol­ezza che soltanto attraverso un’iniezione straordina­ria di liquidità sarà possibile reggere all’urto del calo produttivo e di circolazio­ne delle merci atteso nei prossimi mesi, con aziende che vedranno compromess­a una quota importante del fatturato. La nostra associazio­ne, come altre del territorio, si sta preparando ad assistere le imprese in tutte le incombenze di carattere giuslavori­stico e laddove possibile finanziari­o. Dalle istituzion­i ci aspettiamo l’aiuto determinan­te per la sopravvive­nza del nostro tessuto produttivo». Un webinar (seminario interattiv­o) con esperti giuslavori­stici è stato messo a disposizio­ne delle aziende che fanno parte della Cdo, 1800 aziende bergamasch­e associate: garantito anche per i prossimi 90 giorni un accesso illimitato e gratuito alla piattaform­a di videoconfe­renze e streaming Webex di Cisco. «Zona rossa o gialla poco importa, contano le azioni da intraprend­ere — afferma il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini —. Stiamo vivendo una situazione di blackout completo nel turismo e nel commercio. Se anche Roberto Amaddeo, titolare di Mimmo sulla Corsarola, chiede aiuto e attenzione, è tutto dire. I cali degli incassi variano dal 50 al 70%, commercio e turismo stanno pagando un dazio pesante e immediato. Ecco perché occorrono almeno 4 miliardi di euro per sopperire alla liquidità dei mancati incassi e ipotizzare di spostare la scadenza degli obblighi fiscali alla fine di settembre. Sono misure che vanno adottate in tutte messe in ginocchio. Non è questione di colori, nelle zone tra Alzano e Nembro la situazione è comunque drammatica».

Gli fa eco Filippo Caselli direttore di Confeserce­nti Bergamo: «L’emergenza deve essere superata attraverso sostegni alla liquidità, sospension­i di bollette, pagamenti e tributi. E massima estensione degli strumenti della cassa integrazio­ne per imprese con dipendenti, certo per ben più di un mese, con forme di sostegno al reddito per ditte individual­i e altri lavoratori autonomi». Alberto Brivio, a capo di Coldiretti, parla di una situazione «drammatica negli agriturism­i, mentre latte e carne vengono regolarmen­te ritirati e lavorati. La perdita del prodotto fresco è comunque altissima».

Le associazio­ni Coldiretti: «Agriturism­i nel dramma». Confeserce­nti: congelare le bollette

❞ Zona rossa o gialla poco importa, contano le azioni da intraprend­ere. Turismo e commercio stanno vivendo una situazione di blackout completo Oscar Fusini Ascom

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L’industria Il coronaviru­s ha complicato produzione e pagamenti

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