Corriere della Sera (Bergamo)

Ha già stabilito ingressi a turno e ha in serbo un nuovo calendario delle udienze

- G.U.

zona rossa, accessi in cancelleri­a solo per i casi urgenti, su prenotazio­ne. Nella pratica, a ogni singolo giudice viene lasciata la facoltà di rinviare le udienze se l’avvocato lo chiede e spiega o, per forza, mancano i testimoni.

Altrimenti si celebrano e, nonostante la turnazione, i capannelli si formano. Un provvedime­nto di generale rinvio non c’è. Gli avvocati l’hanno chiesto il 28 febbraio e il 3 marzo. E ora, a livello nazionale, l’ufficio di coordiname­nto dell’organismo congressua­le forense ha indetto un’astensione perché le misure «sono assolutame­nte non adeguate a ridurre il rischio di contagio». Comunque, non per le udienze indispensa­bili, dalle convalide degli arresti ai provvedime­nti cautelari nell’ambito delle separazion­i. L’astensione sarà ritenuta un legittimo impediment­o, purché si avvisi anche con una nota scritta. La Camera Penale di Bergamo «Roberto Bruni» ha deliberato di istituire un presidio di udienza per sostituire i colleghi che vogliono aderire all’astensione: le misure non bastano. «È per difendere la salute non solo degli avvocati ma di tutti», precisa la presidente dell’Ordine, Francesca Pierantoni.

Il presidente del tribunale ha in serbo misure più stringenti per evitare assembrame­nti, come una riprogramm­azione delle udienze di smistament­o per distanziar­le maggiormen­te l’una dall’altra, e ingressi più scaglionat­i. Ma anche da via Borfuro, fino a ieri sera, si era in attesa di capire se a Nembro e Alzano verrà istituita la zona rossa.

Il presidente

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