Lame e pistole Le rappresaglie dei pusher della movida
«Stasera usciamo con questa». Lo dice fissando la fotocamera del telefonino, con una pistola puntata in aria. Negli altri filmati, sempre registrati e inviati come avvertimento ai debitori che non avevano saldato il conto della droga, si vedono pestaggi, sputi, spari e una catena appena acquistata. Gli assuntori di cocaina e marijuana che avevano avuto a che fare con i pusher violenti e i loro gregari erano decine. Ieri mattina all’alba sono finiti in manette 6 giovani residenti nelle provincie di Pavia e di Milano, in esecuzione dell’ordinanza di misure cautelari chieste dalla Procura di Pavia, a conclusione dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli. Nei video messi agli atti vengono immortalati agguati in piena regola nei parcheggi e nelle piazze cittadine, intimidazioni e pestaggi con catene e bastoni. Il capo della banda di spacciatori ha solo 22 anni. I suoi «violenti collaboratori» ne hanno tutti meno di 30, ma si atteggiano come criminali navigati. «Quando ti vedo ti accoltello, so dove abiti». Le indagini avviate da ottobre hanno portato alla scoperta di una intensa attività di spaccio di droga nelle notti della movida pavese. Gli investigatori sono arrivati ai sei arrestati ricostruendo la rete di giovani consumatori che si rifornivano nelle piazze del centro di Pavia, da spacciatori reclutati della banda: pusher giovanissimi e in condizioni economiche precarie che cedevano spesso a credito. «I clienti non pagavano e scattavano gli agguati con pesanti minacce, spesso brandendo armi da fuoco —spiegano i finanzieri pavesi —. I pestaggi erano estremamente violenti, con l’uso di bastoni e catene». Come in un film, nelle mani dei sei membri della banda giravano migliaia di euro, orologi d’oro e Calibro 9. Il giro d’affari era ingente: cessioni di cocaina e marijuana per oltre 8 chilogrammi ed estorsioni, finalizzate al pagamento della droga, per oltre 60mila euro. Nel corso delle perquisizioni, che hanno visto impegnati, insieme ai finanzieri della Compagnia di Pavia anche unità cinofile anti-droga e cash-dog del Gruppo di Linate e del Gruppo pronto impiego di Milano, sono state sequestrate armi — una carabina, quaranta proiettili, sei coltelli — mille euro in contanti, gioielli, tre Rolex, e venti tra cellulari e tablet.