I cunei e una Scenic lo incastrano per 16 furti in casa
Su quei furti, i carabinieri di Villa d’Almè avevano quattro indizi: una Renault Scenic, un ladro capace di arrampicarsi, zainetto e cappellino, un cuneo usato per forzare le finestre.
Qui ci ha visto lungo uno dei militari: i segni di 4 centimetri sui serramenti non erano da cacciavite. Sedici colpi tra consumati e tentati, dal 20 gennaio al 4 febbraio 2020, a Sorisole e Ponteranica, erano un flagello. Le telecamere hanno ripreso un giovane ( foto). Anche la targa dell’automobile, risultata però intestata a un prestanome. La svolta è arrivata dall’arresto dei carabinieri di Ponte San Pietro, il 6 febbraio, a Brembate Sopra. I residenti avevano visto due uomini scavalcare una recinzione, uno è scappato e l’altro si è nascosto sotto un materasso nel garage della villetta. Aveva una Renault Scenic, oltre a uno zainetto con mazza, scure e tre cunei d’acciaio. Tombola, secondo i carabinieri: Klaidys Gega, 22 anni, albanese, era uno degli uomini che cercavano. Dalle celle telefoniche, il suo cellulare risultava compatibile con i luoghi e gli orari dei furti. Processato per direttissima per l’episodio di Brembate Sopra, il giovane aveva l’obbligo di presentazione ai carabinieri di Milano Gratosoglio. I colleghi di Villa d’Almè l’hanno tenuto controllato, in attesa dell’ordinanza firmata dal gip Maria Luisa Mazzola su richiesta del pm Chiara Monzio Compagnoni, e bloccato dopo la firma. Destinazione, il carcere «per la gravità e pluralità dei fatti». Il 21 gennaio, un’anziana di Ponteranica vittima di un furto si era sentita male. In altri due era stata rubata la cassaforte. Una venne lasciata in un campo e i ladri erano tornati due volte, per svuotarla. Il bottino totale è di 100 mila euro tra denaro, rolex, giubbotti e borse firmati. Davanti al gip, Gega non ha parlato. «Vedremo gli atti — dice il suo avvocato Francesco Mongiu — poi chiederemo di essere sentiti».