I contagiati salgono a 761 La città supera Nembro
Il primo ospite a Baggio è un senzatetto
Lunedì don Davide Rota, ora don Fausto Resmini. Sono i sacerdoti del Patronato San Vincenzo, i volti simbolo della chiesa che apre le porte agli ultimi, arrestati entrambi dal coronavirus. Don Davide, 70 anni, è stato dimesso ieri dall’Humanitas Gavazzeni ed è tornato alla sede che sta a pochi minuti, nella sua casa sopra la mensa dei poveri. «Si sente meglio, ma ha ancora bisogno di tranquillità e non può incontrare nessuno», spiega don Marco Perrucchini, che lo ha sostituito durante l’assenza. Don Fausto, 67 anni, dopo qualche giorno di isolamento a Sorisole, è entrato, anche lui alle Gavazzeni, giovedì ed ora è in Terapia intensiva. È in condizioni serie, ma «ci risulta che stia migliorando», rassicura il direttore della Caritas don Roberto
Trussardi, da ieri a sua volta in quarantena: «Ma sto benissimo». Nelle strutture non risultano casi, a parte quello di un senza fissa dimora, ricoverato al Papa Giovanni e ora all’ospedale militare di Baggio, primo paziente a essere accolto. Ha ancora il virus, ma è in via di guarigione: non avendo una casa, per lui c’era il problema di trovare una sistemazione alternativa al reparto. È negativo al tampone, invece, il vescovo Francesco Beschi. Il test si è reso necessario per precauzione, perché la sera prima del ricovero di don Davide aveva visitato a sorpresa il Patronato, la mensa alle Autolinee e il dormitorio del Galgario. C’erano sia don Fausto sia don Davide.
Quanto al bollettino della provincia, secondo i dati della Regione, c’è un balzo di altri 138 casi positivi, che portano il totale a 761. Spiccano i numeri del capoluogo, che per la prima volta supera Nembro: a Bergamo ci sono 89 persone contagiate, 18 in più rispetto al precedente aggiornamento. Nembro è a 83 (+9), ora seguito da Zogno con 37 positivi, Alzano 36 e Albino 35. Seguono Villa di Serio (24), Seriate
(18), Romano di Lombardia (16), San Giovanni Bianco (13, il sindaco Marco Milesi da ieri ha organizzato una squadra di lavoro in Comune per fornire informazioni e assistenza ai cittadini), Pradalunga (12), Torre Boldone (11), Gazzaniga (11), Treviglio (11) e Caravaggio (10). Risultano 44 vittime indicate dalla Regione, altre 2 sono casi noti e altre ancora rimbalzano in via informale: difficile fare una stima precisa, ma è probabile che le tabelle siano al ribasso. L’età è alta: dai 62 anni di un uomo di Albino ai 94 di una donna di Seriate. Anche se i picchi restano in Bassa Val Seriana, Bergamo e Zogno, la mappa si sta allargando con 145 comuni con almeno un cittadino positivo.