Via ai controlli sulle strade Pattuglie con i moduli per l’autocertificazione
I più preparati sono stati i viaggiatori dell’aeroporto. Sapevano che avrebbero potuto imbarcarsi sui sempre più scarsi voli in decollo da Orio solo dimostrando seri motivi per partire. E molti hanno portato con sé i contratti che dimostravano l’esistenza di esigenze lavorative. Ad altri gli agenti della Polizia di frontiera hanno fatto compilare sul posto l’autocertificazione in cui dichiaravano la necessità del loro viaggio. Una piccola parte ha ammesso che stava solo cercando di non perdere la vacanza. Hanno così accettato senza problemi di dover tornare al parcheggio con le valigie.
La scena di qualcuno intento a compilare un modulo (ma lo si potrà fare anche preventivamente, scaricandolo dal sito del governo) diventerà sempre più comune nelle prossime settimane. In genere saranno automobilisti, perché sarà soprattutto su di loro che si appunteranno i controlli studiati ieri in prefettura nel corso di una riunione ridotta all’osso del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico (e che per le prossime sedute sarà limitato alle videoconferenze). Controlli poi contenuti in un’ordinanza firmata dal questore sulla base delle linee guida appena arrivate da Roma per l’applicazione del decreto del governo. In sostanza si decide che chi si mette in viaggio deve avere dei buoni motivi. Che possono essere il lavoro o una visita medica ma anche solo la spesa.
Per verificarlo le forze dell’ordine si sono divise il territorio. La polizia locale di Bergamo si occuperà ovviamente della città con modalità non ancora studiate. La polizia stradale (con il concorso della Guardia di finanza) controllerà le strade principali su specifici quadranti geografici attorno a Bergamo e Treviglio, anche se non è previsto un particolare aumento dei pattugliamenti. La Polfer effettuerà controlli tra i viaggiatori delle stazioni. I carabinieri infine eseguiranno una capillare attività su tutto il territorio: i militari hanno previsto un massiccio impiego di personale. Le pattuglie avranno dei moduli, sui quali chi sarà fermato dovrà scrivere i motivi del viaggio. Saranno poi eseguite verifiche a campione. In caso di falsa dichiarazione scatterà la denuncia per il reato di inosservanza ai provvedimenti dell’autorità.