Corriere della Sera (Bergamo)

Atalanta la sera più bella E più triste

Primavera eliminata dal Lione delle baby star Gouiri e Cherki

- Di Simone Bianco

Il bello delle grandi serate di calcio è che la festa te la devi guadagnare sul campo: due ore prima che inizi, non sai ancora se ci sarà. E per questo poi, quando si vince, è più bella. Valencia-Atalanta, da questo punto di vista, non è mai iniziata. Il momento più alto della storia calcistica nerazzurra rotola male nel cuore dei bergamasch­i, come un pallone bucato da quello che sta succedendo nelle case e negli ospedali. Centinaia di famiglie toccate dalla morte, tutte le altre avvolte dalla paura del contagio e di quello che sarà dopo, il deserto nelle strade e nell’anima di Bergamo. Il 4-3 di Valencia avrebbe meritato una festa enorme, folle, che però non c’è mai stata.

Fino al novantaqua­ttresimo l’Atalanta era passata ai quarti di Youth League. Poi la non giocata straordina­ria di Diomande, un velo del centrale difensivo inusitatam­ente in attacco, ha dato la possibilit­à al miglior giocatore in campo per tecnica, Rayan Cherki, di siglare il 3-3. Poi la lotteria dei rigori ha dato all’Mvp del match, Roberto Piccoli, il dispiacere più grande, quello di sbagliare il tiro decisivo, mentre Gouiri — freddo — ha spedito all’angolino.

Prima dell’epilogo, però, c’è la partita. Quando c’è una competizio­ne internazio­nale nessuno ha voglia di scherzare o di pensare al Coronaviru­s oppure a risparmiar­si. Così il Lione inserisce in campo i due pezzi da 90, direttamen­te dalla prima squadra, come Amine Gouiri e Rayan Cherki, calciatori che potrebbero presto diventare protagonis­ti nel calcio mondiale. Il primo si fa vedere subito per una fiammata su Okoli, mandando però alto, mentre il secondo — vicino al Milan due anni fa — è un classe 2003, ma l’età sembra solo un numero messo lì per far capire che può fare enormement­e la differenza, ogni giorno che passa.

A passare è però l’Atalanta che, dopo venti minuti, recupera la sfera con Cortinovis sulla trequarti e rifinisce per Piccoli che, con un destro chirurgico, va a infilare l’angolino basso. La dedica è per Aldo Valerio, storico dirigente nerazzurro mancato nei giorni scorsi. I transalpin­i sono pericolosi­ssimi, tanto che prima Da Silva e poi Gouiri vanno vicini al pari, ma la linea difensiva è un po’ troppo alta, visto che Cambiaghi riesce a partire dalla metà campo e poi depositare in rete con il portiere in uscita per il 2-0 momentaneo.

Qui la partita cambia, perché — forse anche soffrendo di braccino corto — le ripartenze sono pericolose ma imprecise, mentre Gouiri è chirurgico nel destro da dentro l’area a battere Gelmi, minuto trentatré. E nella ripresa è Duku a firmare il 2-2, su assist di Altikulac, laddove la difesa atalantina è troppo tenera. Dopo il pari il Lione indietregg­ia, l’Atalanta cresce come una mareggiata, a cinque minuti dalla fine Piccoli, di testa, sigla il 3-2 che sembrerebb­e bastare fino al quarto di recupero, quando Cherki buca Gelmi, nell’ultimo assalto alla carovana.

Così c’è l’amara certezza di essere riusciti a giocarsela alla pari anche con due giocatori di livello superiore, ma i nerazzurri escono a testa bassa da Coverciano. E ora chissà quando rigiochera­nno.

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Josip Ilicic è stato autore di tutti e quattro i gol dell’Atalanta, due su rigore
Classe da Champions Josip Ilicic è stato autore di tutti e quattro i gol dell’Atalanta, due su rigore
 ??  ?? FIne del sogno I ragazzi della Primavera scesi in campo ieri a Coverciano
FIne del sogno I ragazzi della Primavera scesi in campo ieri a Coverciano

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