Corriere della Sera (Bergamo)

Tra controlli e bugie Prime undici denunce agli automobili­sti

- F.P

Uno ha detto che andava a lavorare in un negozio che però era chiuso, un altro ha spiegato che si recava in ditta dove però risultava a riposo. Hanno retto poco le scuse di alcuni dei 972 automobili­sti controllat­i tra lunedì e ieri dalle forze dell’ordine, tanto che undici di loro sono stati denunciati.

I controlli sul rispetto delle limitazion­i alla mobilità decise dal governo, secondo le quali per spostarsi bisogna avere motivi precisi e da documentar­e con un’autodichia­razione, sono stati effettuati dappertutt­o: dalle strade comunali all’autostrada, dalle stazioni ferroviari­e fino all’aeroporto, e hanno visto in campo carabinier­i, polizia di Stato, Polfer, Guardia di finanza e polizie locali. Solo i carabinier­i, che già da domenica avevano iniziato a eseguire i controlli nei paesi e lungo le provincial­i, hanno controllat­o 520 veicoli e 600 persone. Dopo avere controllat­o gli automobili­sti si è trattato di verificare che le loro dichiarazi­oni fossero vere. Ed è qui che sono scattate le denunce.

Per citare solo le cinque dei carabinier­i, un uomo di 41 anni di Almè ha detto che stava andando a lavorare a Sorisole ma si è scoperto che era nel giorno di riposo, mentre un altro, 46 anni di Grumello, ha

che andava a lavorare in un negozio risultato però chiuso da tre giorni. Ci sono poi stati un giovane di 27 anni di Treviglio che era a Calcio solo per pranzare con un amico, una donna di 46 anni di Albino che si trovava a Vertova soltanto per visitare un conoscente mentre un’altra di 36 anni di Bergamo non ha nemmeno saputo fornire una ragione. Le ulteriori sei denunce sono state effettuate dalle altre forze di polizia, alcune delle quali (come per esempio i finanzieri a Treviglio) si sono concentrat­i sugli esercizi pubblici.

Anche le varie polizie locali si sono mobilitate. Quella di Bergamo lunedì ha controllat­o 21 sale slot (tutte regolarmen­te chiuse) e ieri ha effettuato pattugliam­enti tra Porta Nuova, piazzale Alpini e Largo Rezzara. Dodici i veicoli fermati: sono in corso le verifiche sulle autocertif­icazioni. L’Unione del Serio, che ha sede a Nembro, ha controllat­o 30 automobili­sti ma ha lavorato soprattutt­o sul controllo della chiusura dei locali. Cinquanta mezzi fermati dai vigili del Consorzio dei Colli, che hanno fatto interventi anche di un altro tipo: «Ci chiamavano per segnalare gruppetti di ragazzi in parchi o piazze — racconta il comandante Fabio Masserini —. Siamo intervenut­i a Gorlago, San Paolo d’Argon, Cenate Sopra, Brusaporto, e abbiamo spiegato ai ragazzi il comportame­nto da seguire. Ma sono anche arrivate tantissime richieste di informazio­ni». Anche per questo a Treviglio è stato deciso di privilegia­re l’aspetto informativ­o: «Per ora con gli automobili­sti fermati abbiamo preferito spiegare cosa si può o non si può fare: alle sanzioni penseremo nei prossimi giorni — spiega il comandante Antonio Nocera —. Al comando sono arrivate tantissime telefonate per chiarire i molti dubbi: c’era perfino gente che voleva sapere se poteva lavorare nell’orto o portare fuori il cane».

I ragazzi Molti cittadini hanno chiamato i vigili anche per segnalare i capannelli di giovani

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