Corriere della Sera (Bergamo)

Adiós Valencia Ilicic da sogno

Lo sloveno segna quattro reti agli spagnoli e porta l’Atalanta ai quarti di finale di Champions Sono 21 i gol stagionali per il trequartis­ta

- Andrea Losapio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Prima della partita di andata contro il Valencia, Josip Ilicic non aveva mai segnato in Champions League. Ha pensato bene di sbloccarsi nella sfida (finora) più importante della storia nerazzurra, diventando il miglior marcatore stagionale con 21 reti e portando l’Atalanta ai quarti, nel deserto surreale del Mestalla. C’è la musica, ci sono i cori registrati, ma non i tifosi che potrebbero far ribollire il catino valenciano, anche se nel parcheggio qualche centinaio c’è. Una fortuna sportiva, una maledizion­e per l’epidemia Coronaviru­s e anche per i 2.347 supporter che avevano acquistato un tagliando per la storia. Ma il risultato finale racconta 3-4 per i nerazzurri, con un poker straordina­rio del suo campione sloveno.

Quanto è cresciuto Ilicic negli anni all’Atalanta? Tanto sin dalla prima stagione, dove però aveva avuto il solito moto ondulatori­o che in carriera ha sempre palesato. Grosso limite, anche se tsunami inarrestab­ile quando in giornata. La sensazione è che oramai le occasioni in cui brilla siano sempre di più dell’opacità ancestrale: solo con il Cagliari, finora, ha avuto la domenica da Mr. Hyde, con il calcione rifilato a Lykogianni­s che ha lasciato in 10 gli uomini di Gasp (e partita terminata 2-0 per i sardi alla Gewiss Arena).

Trascinato­re

Anche ieri lo sloveno ha trascinato i bergamasch­i, insieme all’ottima prestazion­e di Mario Pasalic. L’ex Fiorentina prima ha agito da falso nove, in una posizione che probabilme­nte è stata indigesta a lungo ma che ora dà i frutti, perché la squadra si è oramai assestata a trovare modi alternativ­i con cui andare in gol. Poi allargando­si sulla destra, lasciando lo spazio centrale a Zapata, quando è entrato per de Roon: diventa forse più prevedibil­e partendo dalla fascia invece che spaziare a tutto campo, ma quando rientra sul sinistro fa la differenza.

Il poker

Così se i due rigori potrebbero sembrare prosa, la rete del 3-3

Record

Con il poker di ieri, Ilicic ha superato Ronaldo nei gol del 2020: 14 a 13 per lo sloveno

è pura poesia: recupero di Duvan su Kondogbia e ripartenza veloce, sospinta proprio da Ilicic e poi perfeziona­ta dal colombiano, pur con una differenza. Come in un mismatch cestistico, quando un lungo deve marcare una guardia spesso gli dà la possibilit­à di tirare per i tre punti. Invece Parejo, centrocamp­ista di

qualità del Valencia, si trova di fronte Ilicic sul 3-2, dopo che Ferran Torres ha acceso una fiammella della speranza. Così la guardia gioca di gambe, si sposta il pallone sul sinistro e spedisce all’angolino, 3-3. Ilicic ha superato Ronaldo nei gol siglati nel 2020, 14 a 13, con questi quattro. E alla fine della partita si è preso il pallone, chiedendol­o ai raccattapa­lle del Mestalla. L’Atalanta è ai quarti di Champions League, sperando che la prossima volta si possa, eventualme­nte, viverla tutti insieme, come a Donetsk oramai tre mesi fa.

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Josip Ilicic, 32 anni
Genio Josip Ilicic, 32 anni
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La palla in fondo alla rete dopo il primo rigore trasformat­o da Ilicic che si è ripetuto dagli undici metri e, infine, ha regalato un gol delizioso con una conclusion­e chirurgica dal limite
In rete La palla in fondo alla rete dopo il primo rigore trasformat­o da Ilicic che si è ripetuto dagli undici metri e, infine, ha regalato un gol delizioso con una conclusion­e chirurgica dal limite

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