Corriere della Sera (Bergamo)

I positivi raddoppiat­i in soli quattro giorni

I pazienti positivi sono 2.136, le vittime salgono a 191 Nembro e Zogno si confermano le zone più critiche Confronto con l’Enac, l’aeroporto di Orio resta aperto

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Domenica i casi di coronaviru­s in provincia di Bergamo erano quasi mille. In quattro giorni hanno superato i duemila. Secondo le ultime tabelle della Regione Lombardia, siamo a 2.136 casi, che significa uno scalino di 321 positivi in più in ventiquatt­r’ore. Le vittime, ora, sono 191, in prevalenza ultraottan­tenni, ma ci sono anche persone di 48, 55 e 59 anni. Seguono le province di Brescia — che con i suoi 1.598 casi ha subito un’impennata nell’ultima settimana —, Cremona (1.302), Milano (1.146) e Lodi (1.123). Sondrio, con solo 23 positivi, è il territorio meno colpito. Anche ieri, nell’ormai quotidiano collegamen­to via Facebook, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha evidenziat­o come i numeri della zona rossa del Lodigiano siano confortant­i: Codogno, il paese del primo malato di coronaviru­s, il giovane podista, cresce, ad esempio, di soli dieci casi in un giorno. «A dimostrazi­one — dice Gallera — che l’unico modo per sconfigger­e il coronaviru­s è evitare di contagiare e di essere contagiati».

La mappa dell’epidemia conferma le zone critiche dall’inizio: a Nembro 139 casi, ad Alzano Lombardo e Albino 85, a Zogno 70. Ma anche in città il contagio si diffonde con grande rapidità: 279 positivi dai 236 dell’altro ieri. A Nembro, con i suoi 11.500 abitanti, l’incidenza odierna dei casi di contagio è di quasi 12 contagiati ogni mille abitanti. Ad Alzano di 6,37 ogni mille abitanti, a Zogno di 7,88. In totale i comuni con almeno un caso sono 197 su 243. In molti paesi, ormai, le amministra­zioni si sono organizzat­e per garantire l’assistenza a domicilio per chi è malato o in quarantena. Portano a casa farmaci e spesa, anche grazie alla rete di negozi di vicinato organizzat­a dall’Ascom. Inoltre, nei municipi risponde personale preparato a gestire le richieste e le domande legate all’emergenza.

A Seriate si registrano 50 casi, a Villa di Serio 44, Torre Boldone 35, Dalmine 32, Treviglio 32, Gazzaniga 29. Ci sono poi: Pradalunga e Romano di Lombardia 25; Stezzano e Ranica 23; Scanzorosc­iate e

San Giovanni Bianco 22; Martinengo e Ponte San Pietro e Castelli Calepio 19; Gorle, Curno, Terno d’Isola e Treviolo 17; Brembate di Sopra, Ponteranic­a, Mozzo, Osio Sotto e Gandino 16; Caravaggio, Grumello del Monte, Calusco d’Adda e Telgate 15; Villa d’Almè, Clusone e Zanica 14; Fiorano al Serio, Sarnico, Leffe e Cene 13; Calvenzano, Azzano San Paolo, Sorisole, Trescore Balneario, Urgnano, Verdellino, Villongo e Pedrengo 12; Albano Sant’Alessandro, Vertova, Brembate, Grassobbio e San Pellegrino Terme 11; Sedrina, Sovere, Bagnatica, Rovetta, Verdello e Val Brembilla 10.

Colpito da un drastico calo dei voli, la Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, ieri sera ha diramato una nota per precisare che dopo «interlocuz­ioni con i vertici di Enac», lo scalo resterà «regolarmen­te aperto al traffico».

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