Corriere della Sera (Bergamo)

Eppure Milano fiorisce

- Marta Ghezzi

Il tunnel è di colore rosa. C’è distanza fra un l’albero e l’altro, non si riesce a passarci sotto, ma l’effetto è ugualmente sorprenden­te, tanti piccoli petali, al massimo della fioritura, come nuvole di farfalle che accompagna­no i passanti. I fiori hanno una tinta rosa delicata ma accesa e spiccano fra i rami nudi, le foglie color porpora compariran­no più avanti, quando l’albero avrà perso anche l’ultimo bocciolo. Il meraviglio­so tunnel è alla fine di via Santa Croce (arrivando da piazza San Eustorgio), a crearlo sono una decina di Prunus Pissardi, il ciliegio rosa che fiorisce in questa stagione.

È quasi primavera, ma l’agitazione e i pensieri concentrat­i in un’unica direzione ce lo hanno fatto dimenticar­e. Le fioriture, però, non si fermano, procedono spedite in questa aria tiepida e meno inquinata. Non si può uscire di casa a guardarle, ma le si può immaginare, e aiutati dalle fotografie si può sognare e gioire (a distanza). I giapponesi hanno una parola, «hanami», che indica l’emozione del guardare i fiori (usata soprattutt­o nel momento della fioritura dei ciliegi yoshino, abbondanti nel Paese). Noi milanesi andiamo sempre di fretta, abbiamo perso il piacere della contemplaz­ione, ora però siamo fermi, abbiamo il tempo per ripensare alle sensazioni che ci regala la natura, in attesa di incontrarl­a di nuovo dal vivo.

Piazza Tommaseo. «In nessun’altra parte della città c’è una fioritura così spettacola­re di Magnolie Soulangean­a», rivela l’agronomo paesaggist­a Emanuele Bortolotti dello studio AG&P. «Piante di cinque, sei metri, con i tradiziona­li grandi fiori a coppa. Una mano sapiente ha giocato con i colori: in fondo alla piazza, vicino all’edificio scolastico dei primi del Novecento, sono posizionat­e le più candide, bianco puro, e poi come in una quinta teatrale compaiono le rosa pallido, le rosa più intense, e in un angolo, seminascos­ta, una dalle intense striature viola». Anche in via Cimarosa c’è un gruppo di magnolie candide: piccolo, solo tre esemplari, e di un’altra varietà, la Stellata alba, che ha dimensioni più ridotte e fiori dai petali aperti, leggeri e profumati. E lì accanto, sui prati che costeggian­o la ciclabile, spuntano anche le Forsizie, fuochi d’artificio giallo oro. Bortolotti suggerisce anche il giardino centrale di piazza Vesuvio, dove si ammirano diversi arbusti di Chaenomele­s japonica (chiamati anche cotogni giapponesi o cotogni da fiore): fra il fogliame verde scuro, spiccano centinaia di fiori rosso intenso. E ancora: Spiree, famiglia delle Rosacee, fiori bianchi riuniti a forma di coppa (via Ippolito Nievo) e Jasminum nudiflorum, il gelsomino più precoce, una cascata di fiori gialli (via Bergognone). E in abbondanza, ovunque, Camelie japonica, le camelie da giardino (bianche, rosse, rosa, striate). «Fra poche settimane Milano si riempirà anche dell’inconfondi­bile profumo dei glicini ed esploderan­no i Prunus Kanza, disseminat­i sui viali cittadini», ricorda ancora l’agronomo. Fioriture che, ci auguriamo, potremo ammirare da vicino.

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Petali rosa Una ragazza tra i fiori delle Magnolie Soulangean­a che colorano e profumano piazza Tommaseo. (Le foto di questo servizio sono di Duilio Piaggesi /Fotogramma)
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Da sinistra: i Cotogni giapponesi di piazza Vesuvio; i Ciliegi rosa di via Santa Croce; la Magnolia Stellata Alba di via Cimarosa; e la Magnolia di via Ariosto
Galleria Da sinistra: i Cotogni giapponesi di piazza Vesuvio; i Ciliegi rosa di via Santa Croce; la Magnolia Stellata Alba di via Cimarosa; e la Magnolia di via Ariosto

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