«I miei concerti live su Facebook nel nome di Faber»
Si allunga la lista di artisti che si esibiscono, in diretta, sulle proprie pagine Facebook per non farci sentire meno soli. Fernando Tovo, chitarrista degli Ottocento, gruppo che dal 1999 omaggia Fabrizio De André, fa compagnia, tutti i giorni al suo pubblico, dalle 18.30 alle 19, dal suo studio di Caravaggio. L’appuntamento si chiama «AperiTovo» e proseguirà ogni giorno senza pause, finché dureranno le restrizioni che ci costringono a stare in casa. L’iniziativa sostiene l’Asst Bergamo Ovest: chi volesse può donare un contributo che servirà per supportare l’attività degli operatori sanitari negli ospedali di Treviglio e Romano di Lombardia.
«Avevamo fissato un concerto per il 21 marzo a Villa d’Almé, in quell’occasione noi Ottocento avremmo presentato il nuovo cantante, Claudio Zanini. Restano sospese anche le attività di tanti locali che già faticano a tirare avanti in condizioni normali e il mio lavoro come insegnante di musica nelle scuole private dove do lezioni dai bambini agli adulti — spiega Tovo —. In una situazione così drammatica, non ho accettato il silenzio e ho voluto dare un contributo nel mio piccolo». Il musicista canta brani suoi e cover: spesso le canzoni gli vengono richieste da fan e amici.
Il repertorio spazia dai brani blues a pezzi folk soul come «Talkin’ ‘bout a revolution» di Tracy Chapman, da quelli di Celentano ad altri di Enzo Jannacci. Non mancano i suoi inediti, come «Tibb», acronimo di Tecnomasio Italiano Brown Boveri, un’azienda italiana del settore meccanico, che operava nella progettazione e costruzione di treni, tram rotabili ferroviari e impianti. «Ho scoperto l’insegna “ingresso operai” della fabbrica dismessa , a piazzale Lodi, a Milano, il pensiero è subito andato a mio nonno che faceva l’operaio nelle ferrovie — racconta Tovo —. E’ un brano che fa intravedere la speranza degli italiani nel Dopoguerra, va bene anche per il momento difficile che stiamo vivendo». Le rime del ritornello parlano chiaro: «Ma non è mai fatica, è questa la mia vita, e poi mi piace la città. Se tu ti meravigli, ricorda che ho due figlie e c’è l’Italia da rifare».
Immancabili i pezzi del suo idolo, Faber, come «Oceano», «Il pescatore», e «Se ti tagliassero a pezzetti», «una canzone che parla d’amore e di libertà, se non la conoscete, ve la faccio ascoltare su Facebook», conclude.