Corriere della Sera (Bergamo)

Giustizia, altre misure: «Udienze a porte chiuse»

- (p.t)

Nuove misure anche per la giustizia, per arginare il contagio da coronaviru­s. Rinviate in tutta Italia le udienze civili e penali pendenti dal 9 marzo al 15 aprile: saranno fissate in una data successiva. Per lo stesso periodo, sono sospesi i termini per il compimento degli atti sia civili che penali. Vale anche per le indagini preliminar­i, per l’adozione di provvedime­nti giudiziari e il deposito delle motivazion­i, le impugnazio­ni, i procedimen­ti esecutivi (i pignoramen­ti), la prescrizio­ne. Questo è importante per evitare la corsa degli avvocati negli uffici per chiedere gli atti, e dei cancellier­i a fornirli. Restano salve le udienze urgenti, dalla convalida dell’arresto, agli alimenti nelle separazion­i e nei divorzi. Nel nuovo decreto pubblicato ieri si guarda già avanti.

Ai capi degli uffici giudiziari, si chiede di riorganizz­are l’attività tra il 16 aprile al 30 giugno, anche con strumenti telematici. Inoltre, «possono» adottare ulteriori misure, come le udienze penali (pubbliche) a porte chiuse. Intanto, rimarrà chiuso sino al 23 marzo l’ufficio del giudice di pace di Treviglio. Un provvedime­nto reso necessario dalla malattia di tutto il personale amministra­tivo, come ha spiegato il 15 marzo, in una lettera, la funzionari­a dell’ufficio. I tre cancellier­i non erano disponibil­i per problemi di malattia o di quarantena.

A Treviglio Giudice di pace: personale malato, stop fino al 23 marzo

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