«Il salotto, la mia piscina»
Noemi Pontiggia, 15 anni di Seregno Promessa azzurra di nuoto sincronizzato «Ora mi alleno così»
MONZA L’acqua è la sua dimensione, nuota da quando non aveva nemmeno tre anni e ora che ne ha 15, Noemi Pontiggia è una promessa del nuoto sincronizzato italiano. Chiamata lo scorso dicembre per le selezioni in Nazionale, fino a dieci giorni fa ha continuato ad allenarsi con la sua squadra, la Sincro Seregno, alla piscina Porada della sua città. «Ci stavamo preparando per il Campionato italiano che era previsto ad aprile a Roma — racconta —, ma ora tutto è stato sospeso e la piscina chiusa anche per noi atleti».
Da un giorno all’altro la settimana di Noemi, studentessa al primo anno al liceo linguistico Parini di Lissone, ha subito un brusco stop. «Sono abituata da sempre ad avere giornate intense — spiega la giovane sincronette —: la scuola alla mattina, poi gli allenamenti di tre ore dal lunedì al venerdì, i compiti al rientro dalla piscina. Il sabato abbiamo allenamenti di due ore e spesso sono in vasca anche la domenica per le gare. L’acqua è il mio elemento da sempre e ora mi manca moltissimo». Di necessità virtù, anche in questi giorni di emergenza sanitaria, la squadra non si è persa d’animo. Il preparatore atletico Daniele Maj, e il team delle allenatrici Zirina Kamilyanova, Julia Rolitch, Giorgia Mazzariello con Virginia Ratti, presidente della società, si sono organizzate per sedute di allenamento via Skype.
Così, dopo le lezioni scolastiche del mattino, anche quelle online come per tutti gli studenti, Noemi indossa una tuta e si prepara ad essere una sincronette fuori dall’acqua. Tutti i giorni, tra le 16 e le 18, Noemi ritrova (seppure attraverso lo schermo del computer) la sua squadra, la sua allenatrice e prosegue, sul tappeto del soggiorno la preparazione . «Con le mie compagne di squadra Emma, Chiara, Sofia, Martina, Caterina, Lara e Beatrice — spiega la giovanissima atleta — ci siamo sempre tenute in contatto, l’allenatrice ci aveva dato un programma di lavoro anche nei giorni immediatamente successivi alla chiusura della piscina ed è stato bello ritrovarsi a compiere esercizi insieme».
Dal soggiorno di casa con il computer collegato al televisore Noemi esegue il riscaldamento a terra, le sessioni di addominali, si inarca senza nessuna difficoltà sulla schiena, scende con disinvoltura in spaccata sotto gli occhi attenti dell’allenatrice che corregge ed imposta le coreografie in vista delle prossime gare. La squadra del resto, negli ultimi anni, ha sempre raggiunto il podio, sia in singolo dove Noemi ha conquistato il titolo regionale, sia in squadra. «È fondamentale per noi lavorare sulla muscolatura — prosegue la campionessa —, mantenerci flessibili, ripassare le coreografie. Certo l’acqua mi manca, il nostro è uno sport che vive della bellissima sensazione che ci dà muoverci all’unisono in acqua e ora non è la stessa cosa, però mi piace sentirmi parte di una squadra anche in questo momento difficile».
Nonostante il momento terribile, Noemi resta positiva come è giusto che sia alla sua età: «Andrà tutto bene e torneremo in piscina a ritmo di musica, non vedo l’ora di provare nuovi balletti». L’obiettivo? «Entrare a far parte in pianta stabile della squadra Nazionale».