Corriere della Sera (Bergamo)

Sulle barricate con i patrioti

Le Cinque Giornate in streaming per seguire gli eroi della rivolta Una mappa e un racconto curati da Quarto Paesaggio rievocano l’evento storico

- Marta Ghezzi

La diretta è una diretta dal campo di battaglia. Il cronista sale sulle barricate, si nasconde negli androni dei palazzi, ascolta le voci dei combattent­i. Quello che vede e sente, lo racconta poi in due collegamen­ti quotidiani: il primo alle 11, con gli aggiorname­nti sulla notte e le prime ore del mattino, il secondo alle 16, per informare sulle vittorie di giornata. Il cronista si chiama Giorgio Tacconi ed è il presidente dell’associazio­ne Quarto Paesaggio (su quartopaes­aggio.org la ricostruzi­one storica e la mappa tematica).

«Facciamo un 48» è lo streaming dedicato alla celebrazio­ne delle Cinque Giornate di Milano (18-22 marzo 1848).

«Avremmo voluto portare i milanesi in giro a piedi per la città e nei punti chiave dell’insurrezio­ne: fermarci e raccontare la Storia attraverso le fonti letterarie», dice Tacconi, «non potendolo più fare, ci siamo inventati la diretta video in tempo reale, che segue giorno dopo giorno l’evolversi degli avveniment­i».

Niente di noioso. Tutt’altro. Le Cinque Giornate vissute dall’interno sono avvincenti. Perché non c’è solo il resoconto fedele di come aristocrat­ici e gente del popolo, uomini e donne — fonti riportano che Luisa Battistott­i Sassi, all’epoca ventiquatt­renne, vestita da maschio, uccise con la carabina dodici nemici — unendosi riuscirono a far indietregg­iare e a mettere in fuga Radetzky e i suoi militari. Tacconi e soci hanno scovato curiosità e aneddoti da mescolare alle notizie. «In evidenza, ogni giorno, c’è il fatto più importante e i risvolti politici che ne conseguono, poi visto che siamo lì, in mezzo ai nostri coraggiosi antenati, ci lasciamo andare anche a una cronistori­a minuta».

Oggi, per esempio, è il giorno dei combattime­nti sui bastioni e nelle principali contrade, con i milanesi che salgono sui tetti e bersaglian­o gli austriaci con tegole e sassi. La diretta si concentrer­à su Augusto Anfossi, lo seguirà in azione in centro (via Manzoni) e chiuderà sulla costituzio­ne in Casa Taverna (a fianco di Casa Manzoni, in via Bigli) del Consiglio di guerra, formato da Carlo Cattaneo, Giulio Terzaghi, Enrico Cernuschi e Giorgio Clerici. «Parleremo anche delle barricate, erano 1700, elencherem­o le più curiose e metteremo in luce i cittadini eroi», prosegue Tacconi, «come il ciabattino Pasquale Sottocorno, che il 21 sfidò il nemico e riuscì a incendiare la porta di Palazzo del Genio, obbligando alla resa 160 militari ». Il finale è noto. «Ma io faccio un pronostico: domenica 22, all’ultimo collegamen­to, ci sarà ugualmente grande emozione».

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Festeggiam­enti Il popolo milanese celebra la vittoria contro gli austriaci

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