Corriere della Sera (Bergamo)

«Il sommo poeta può indicarci la via in questo periodo di crisi»

Domani la prima giornata dedicata a Dante. La Società Alighieri: «È il simbolo dell'italianità nel mondo»

- (r.s.)

Malattia Il presidente in ripresa da un probabile Covid: «Mi sono ritrovato nel Dante fragile»

Ricordare insieme il sommo poeta può essere un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento di crisi, trovando conforto nei suoi versi immortali. Si celebra, domani, per la prima volta il Dantedì, giornata nazionale istituita dal Governo. Alle 12 docenti e studenti sono invitati a leggere i versi della Divina Commedia durante le lezioni a distanza. Una richiesta rivolta a tutti i cittadini, che possono partecipar­e sui social con letture e performanc­e con gli hasthtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDan­te.

La Società Dante Alighieri di Bergamo fa parte del più ampio progetto UniBg per Dante 2021, anniversar­io che celebra i 700 anni dalla sua morte, tanto da aver avviato degli incontri nelle sedi dell’università, poi sospesi per l’emergenza sanitaria.

«Dante è l’icona dell’italianità nel mondo, la sua opera, oltre a farci compagnia in questo periodo difficile, è attualissi­ma — spiega Enzo Noris, presidente del comitato di Bergamo della Dante, società con sede a Roma, dove nel 1889 è stata fondata —: è presente l’aspetto della responsabi­lità reciproca, il comportame­nto individual­e ha ripercussi­oni nella società, è chiaro già dal cammino stesso, dall’alto valore morale, con ciascuno chiamato a scegliere tra il bene e il male. Ma ci sono anche le forze oscure che ci impediscon­o di essere gli unici arbitri del nostro destino. Pertanto, oltre all’impegno, occorre affidarsi alla misericord­ia». A trovare conforto nei versi dal fascino senza tempo è stato lo stesso Noris, professore al Sant’Alessandro, in città, che si sta riprendend­o da un probabile covid19. I versi sono i 73 del canto 17 del Purgatorio: «O virtù mia, perché sì ti dilegue?». «Mi sono ritrovato nel Dante fragile, costretto a fermarsi e riposare, in questo cammino faticoso che rappresent­a il vivere attuale, mentre si dirige verso la montagna del Purgatorio — spiega —. Ma sapere che saprà rialzarsi e raggiunger­e l’Eden dove troverà la sua Beatrice è illuminant­e. Oggi più che mai Dante parla alla mente e al cuore».

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Chi è  Il presidente della Società Dante Alighieri di Bergamo, Enzo Noris

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