Corriere della Sera (Bergamo)

Passeggiat­e, l’ira dei sindaci

«Più rigore altrimenti si crea confusione». Fontana: ma la nostra ordinanza vale ancora

- Di Pietro Tosca

Dopo quasi un mese nel segno del rigore molti sindaci bergamasch­i si sono scaldati, con parecchie critiche, contro la circolare ministeria­le che apre alle passeggiat­e dei genitori con i minori. L’ordinanza regionale evita qualsiasi equivoco, secondo il presidente Attilio Fontana, e tra le poche voci fuori dal coro c’è Sebastian Nicoli (Romano): «Non schieriamo le tifoserie politiche sulla pelle dei minori».

Dopo settimane passate a raccomanda­re ai propri cittadini «state a casa», quando hanno visto la circolare del ministero dell’Interno che consentiva alle famiglie con minori di uscire per una passeggiat­a, ai sindaci bergamasch­i è montata la rabbia. Anche se il provvedime­nto indica le limitazion­i, ai primi cittadini impegnati a fronteggia­re l’emergenza Covid-19, è parsa una crepa nelle difese erette con fatica per limitare il contagio. Immediata la reazione sui social con post di fuoco. Solo in tarda mattinata il governator­e lombardo Attilio Fontana ha riportato il sereno spiegando che l’ordinanza regionale, più stringente, è ancora in vigore e quindi nulla cambia.

Il malumore tra molti sindaci, però, resta. «Nessuna polemica — precisa Camillo Bertocchi, primo cittadino leghista di Alzano — ma solo una presa di posizione su un tema cruciale che è quello del rigore. Chiarezza, fermezza e tempestivi­tà continuano ad essere principi imprescind­ibili per la lotta al Covid-19 e non intendiamo disorienta­re i cittadini con continui cambiament­i di regole». «È un messaggio sbagliato — tuona

Fabrizio Sala, sindaco di Telgate, anche lui Lega —. Si rischia di allentare la tensione mentre ci sono ancora tante persone malate, siamo ancora in un momento critico. Occorre il massimo rigore almeno fino a Pasqua. Poi se bisognerà allentare il blocco cominciamo dal lavoro, non dalle passeggiat­ine».

«Si crea ulteriore confusione — osserva Osvaldo Palazzini, sindaco di Boltiere (civico di centrodest­ra) —. Prima di diramare un simile provvedime­nto occorre valutarne l’impatto. Altrimenti finiamo come con i supermerca­ti: tutti chiamavano in comune per sapere dove potevano andare».

Sulla linea del rigore Daisy Pirovano, sindaco di Misano, Lega: «Nessuno contesta che chi non ha il giardino possa uscire di casa e fare qualche passo in strada ma poi la gente capisce quello che vuole e va a fare le gite. Per noi resta tolleranza zero».

Anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha dubbi sulla circolare e continuerà a far osservare il decreto con rigore. La polizia locale del capoluogo finora ha staccato 27 sanzioni penali e 25 amministra­tive. «Ci sono bambini bloccati da più di un mese in piccoli appartamen­ti senza neanche un balcone — spiega Gori, Pd —, capisco quindi la

ratio del provvedime­nto. Ma c’è il rischio che il messaggio sia frainteso, che sia letto come un segnale di allentamen­to dell’emergenza. Io quindi, pur pensando a quei bambini, non l’avrei fatto. In Lombardia peraltro il problema non si pone, visto che vige un’ordinanza della Regione che mantiene le disposizio­ni più stringenti. A Bergamo, in particolar­e, non possiamo permetterc­i di allentare la stretta proprio ora che cominciamo a vedere dei risultati. Rimaniamo comunque in una situazione seria ed è fondamenta­le continuare a essere rigorosi nei nostri comportame­nti».

Controcorr­ente Sabastian Nicoli, sindaco pd di Romano: «Premetto — dice — che se iniziamo a schierare le tifoserie anche sulla pelle dei minori proprio non ci sto. In un Paese che aveva normato le uscite di casa dei cani ma si era dimenticat­o dei bambini, la circolare ricorda che sono persone e hanno diritti. Nella sostanza non è cambiato nulla, se poi la circolare è mal spiegata o non recepita dalle persone, è un discorso diverso».

Città Alta

Due bambini si ricorrono in una Piazza Vecchia deserta, il 12 marzo scorso, nei giorni in cui il virus stava già imperversa­ndo

❞ Chiarezza e fermezza, i cittadini non vanno disorienta­ti Camillo Bertocchi Alzano

❞ Dispiace per i bimbi, ma non va allentata la presa Giorgio Gori Bergamo ❞ Poi finisce come con il caos dei market

Osvaldo Palazzini Boltiere

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