Champions e Serie A La ferrea intenzione di ritornare a giocare
A porte chiuse. In campo anche ad agosto
Lo spettacolo deve continuare. Almeno nelle intenzioni, il calcio riprenderà a fine maggio, nella peggiore delle ipotesi un mese dopo. Inizialmente a porte chiuse. Poi, si vedrà. Certo, bisognerà capire quanto l’Atalanta vorrà rischiare — dopo i numeri drammatici della pandemia in provincia — di avere i propri tifosi allo stadio. Sarebbe sicuramente un bel modo per ritornare alla vita di tutti i giorni, ma è difficile dire oggi se sarà possibile.
Perché non ripartire da zero la prossima stagione? Il motivo è prettamente economico. Nelle prime posizioni c’è chi non si espone e chi vorrebbe riniziare a giocare, mentre in fondo alla classifica c’è un fronte comune per rifare tutto da settembre, magari con una Serie A a 22 squadre.
Anche qui il problema è di soldi, perché chi retrocede ha un danno di grosse dimensioni. Far promuovere Benevento e Crotone significherebbe dividere la fetta, ma avere dodici mesi di entrate certe che, con il Coronavirus, attualmente non sono così sicure.
Anche il presidente federale Gabriele Gravina, in collegamento a Tmw Radio, ha detto che è escluso un annullamento del campionato. «Credo che sia abbastanza complicato e sarebbe un atto di grave ingiustizia. Avremmo un’emergenza legale oltre a quella epidemiologica. Bisogna salvaguardare il valore del campo, ma ci sono anche delle riflessioni da fare». Così nei piani della Figc c’è l’opportunità di riprendere con un infrasettimanale intorno al 20 maggio, per poi giocare ogni 72 ore e concludere il campionato entro la prima metà di luglio, per poi lasciare spazio alle competizioni europee. Annullate quindi le semifinali e le finali di Coppa Italia, competizione sacrificabile per gare che danno di più a livello economico e di interesse generale. In caso non fosse possibile ricominciare, allora
❞ Annullare il campionato sarebbe un atto di grave ingiustizia e inoltre avremmo anche dei problemi legali Gabriele Gravina presidente Figc
l’Atalanta chiuderà al quarto posto della classifica, in Champions League per la seconda volta nella sua storia.
C’è un però: la Uefa sicuramente non annullerà le fasi finali di Champions, con i nerazzurri che hanno guadagnato un posto nei quarti. Evidente, in questo senso, la decisione di rimandare le varie competizioni in subordine, dagli Europei di categoria (under) e i playoff di Nations League. Quindi ci sarà un periodo in cui gli atleti saranno sotto in una teca di vetro, ancor più sorvegliati rispetto a prima, per evitare di contrarre il Coronavirus. Insomma, la formazione di Percassi è destinata a tornare. Quando, lo si saprà più avanti.