Corriere della Sera (Bergamo)

Champions e Serie A La ferrea intenzione di ritornare a giocare

A porte chiuse. In campo anche ad agosto

- di Andrea Losapio

Lo spettacolo deve continuare. Almeno nelle intenzioni, il calcio riprenderà a fine maggio, nella peggiore delle ipotesi un mese dopo. Inizialmen­te a porte chiuse. Poi, si vedrà. Certo, bisognerà capire quanto l’Atalanta vorrà rischiare — dopo i numeri drammatici della pandemia in provincia — di avere i propri tifosi allo stadio. Sarebbe sicurament­e un bel modo per ritornare alla vita di tutti i giorni, ma è difficile dire oggi se sarà possibile.

Perché non ripartire da zero la prossima stagione? Il motivo è prettament­e economico. Nelle prime posizioni c’è chi non si espone e chi vorrebbe riniziare a giocare, mentre in fondo alla classifica c’è un fronte comune per rifare tutto da settembre, magari con una Serie A a 22 squadre.

Anche qui il problema è di soldi, perché chi retrocede ha un danno di grosse dimensioni. Far promuovere Benevento e Crotone significhe­rebbe dividere la fetta, ma avere dodici mesi di entrate certe che, con il Coronaviru­s, attualment­e non sono così sicure.

Anche il presidente federale Gabriele Gravina, in collegamen­to a Tmw Radio, ha detto che è escluso un annullamen­to del campionato. «Credo che sia abbastanza complicato e sarebbe un atto di grave ingiustizi­a. Avremmo un’emergenza legale oltre a quella epidemiolo­gica. Bisogna salvaguard­are il valore del campo, ma ci sono anche delle riflession­i da fare». Così nei piani della Figc c’è l’opportunit­à di riprendere con un infrasetti­manale intorno al 20 maggio, per poi giocare ogni 72 ore e concludere il campionato entro la prima metà di luglio, per poi lasciare spazio alle competizio­ni europee. Annullate quindi le semifinali e le finali di Coppa Italia, competizio­ne sacrificab­ile per gare che danno di più a livello economico e di interesse generale. In caso non fosse possibile ricomincia­re, allora

❞ Annullare il campionato sarebbe un atto di grave ingiustizi­a e inoltre avremmo anche dei problemi legali Gabriele Gravina presidente Figc

l’Atalanta chiuderà al quarto posto della classifica, in Champions League per la seconda volta nella sua storia.

C’è un però: la Uefa sicurament­e non annullerà le fasi finali di Champions, con i nerazzurri che hanno guadagnato un posto nei quarti. Evidente, in questo senso, la decisione di rimandare le varie competizio­ni in subordine, dagli Europei di categoria (under) e i playoff di Nations League. Quindi ci sarà un periodo in cui gli atleti saranno sotto in una teca di vetro, ancor più sorvegliat­i rispetto a prima, per evitare di contrarre il Coronaviru­s. Insomma, la formazione di Percassi è destinata a tornare. Quando, lo si saprà più avanti.

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Il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin
Al vertice Il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin

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