Corriere della Sera (Bergamo)

Su Donizetti le video ricette di Micheli

Il direttore artistico della lirica protagonis­ta di video-ricette online in cui spiega i lavori di Donizetti «Cercheremo di far dialogare lo spettacolo dal vivo con il web»

- Daniela Morandi

«Sono cresciuto per obiettivi. Dovevo imparare a camminare, a mangiare e vestirmi da solo, a scrivere, prendere la patente e laurearmi. Ero convinto che il mondo fosse nelle mie mani. Ora madre natura mi sta dando una grande lezione, facendomi capire che non è così», ammette Francesco Micheli dalla casa milanese, benché testa e cuore siano a Bergamo. Come non pensare ai familiari, al lutto da rielaborar­e per gli amici persi per coronaviru­s, al cantiere del teatro Donizetti fermo.

L’emergenza Covid dà spazio alle riflession­i. Sarà posticipat­a l’inaugurazi­one di settembre dello stabile cittadino? Il Festival Donizetti Opera rischia? Se in autunno tutto rientrerà, la gente avrà voglia di ritornare nei teatri o avrà paura dell’affollamen­to, dopo le misure di sicurezza attuali? «Ci stiamo preparando a ogni eventualit­à — dice Micheli —, ma non c’è ancora un’idea chiara di come torneremo alla normalità e dei tempi. Allo stato attuale non abbiamo motivo di temere che quello che abbiamo previsto dopo l’estate non si possa fare. Siamo pronti a eventuali cambiament­i. Il ragionamen­to sul cantiere si farà quando capiremo quando ripartirà, ricalcolan­do il cronoprogr­amma. Stiamo parlando dell’autunno, ma Filippo Fonsatti, presidente della Federazion­e dello Spettacolo dal Vivo, ci sta spronando a pensare anche ad attività da proporre per l’estate, pensando che si ritornerà a una vita sociale. Sono disponibil­e a dei progetti per Bergamo, tipo posticipar­e la Donizetti night, annullata a giugno, o inventare dei campus teatrali nella natura per ragazzi. È importante fare programmi, ma è impossibil­e mettere al guinzaglio il destino. È una lezione che sto imparando». In merito alla possibilit­à di una riduzione di abbonament­i per il festival svela: «Non abbiamo ricevuto disdette, anzi, arrivano messaggi dal resto d’Italia e dall’estero di persone che ribadiscon­o la volontà di venire. Certo, sono consapevol­e del sentimento di paura che assalirà alcuni e di quanto ci vorrà perché il flusso turistico internazio­nale riprende come prima. C’è la possibilit­à che passi molto tempo. Ecco che il web ricoprirà un ruolo importante. Alcuni teatri all’avanguardi­a, come l’Opera di Vienna, hanno sperimenta­to piattaform­e in cui il teatro ha una seconda vitae online. Dal sito puoi visitare il teatro, vedere gli spettacoli. L’isolamento conferma che nel terzo millennio web e spettacolo dal vivo devono dialogare. Lavoriamo perché tutti possano venire al festival, ma nella misura in cui non sarà possibile sviluppere­mo il lavoro sul web». Micheli si sta esercitand­o con «L’opera a casa Micheli», sorta di sitcom, visibile sulla sua pagina Facebook, con puntate di una decina di minuti in cui spiega titoli lirici, sinora «La fille du régiment» e «L’Elisir d’amore». Per palcosceni­co usa le assi di legno del tavolo della cucina, per protagonis­ti ortaggi, frutta e verdura di stagione, uova sode e scatolame vario, usati per personific­are Marie, Tonio, Nemorino e Adina, duchesse ed eserciti. Alla sua maniera, geniale e giocosa, Micheli, tra parole, siparietti divertenti e spezzoni video di messinscen­a, spiega l’opera portando il buonumore. «Donizetti ci ha raccontato quello che stiamo vivendo — commenta —. Di umili origini, ha vissuto diverse tragedie, dalla morte dei figli a quella della moglie, guerre. La sua musica trasuda un dramma profondo».. Micheli porterà l’opera tra la gente anche stasera alle 20.30, ospite della trasmissio­ne di «Radio3 Suite», e con «Pronto, Gaetano?». Nuova iniziativa di Fondazione Donizetti, permette agli abbondati del festival di chiamare al 035.0668692 e lasciare i propri recapiti per essere richiamati da Francesco Micheli, dal direttore musicale Riccardo Frizza e dal direttore scientific­o Paolo Fabbri, «per due chiacchier­e da foyer — sorride il direttore artistico —. In questo momento surreale, da mascherine e guanti, è indispensa­bile recuperare socialità e umanità. La realtà non è solo quella che vediamo. Bisogna sognare e il teatro è una fabbrica di sogni e speranze».

❞ Sugli eventi annullati o rinviati è importante fare programmi, ma ho imparato che è impossibil­e mettere al guinzaglio il destino

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Il direttore artistico del Donizetti Opera Francesco Micheli in una puntata di «L’opera a casa Micheli», in diretta dalla sua abitazione milanese, in cui spiega l’opera come se si trattasse di una ricetta culinaria
Facebook Il direttore artistico del Donizetti Opera Francesco Micheli in una puntata di «L’opera a casa Micheli», in diretta dalla sua abitazione milanese, in cui spiega l’opera come se si trattasse di una ricetta culinaria

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