L’allievo e il maestro Dalla scuola al campo vero
Quando è arrivata la chiamata, Mauro Guazzato era alle prese con il barbecue. Era due domeniche fa. «Mi hanno telefonato alle 11.30 mentre stavo preparando la griglia ai miei figli e a mia moglie. Alle 13.30 ero già qui», sorride nella hall di via Lunga. Prontezza da alpino. Di Almenno San Bartolomeo, 60 anni, lavora come commerciale alla Tino Sana e tra le penne nere è uno dei responsabili del campo scuola. Lo organizzano tutte le estati, proprio ad Almenno, per reclutare nuove leve.
Pare funzioni: tra i volontari dell’ospedale da campo, che poi tecnicamente è un presidio medico avanzato, ci sono anche 5 ragazzi passati da lì, come il figlio di Guazzato, Niccolò, che ha 24 anni e studia Scienze politiche a Milano. E come Simone Rota, appena 18 anni, alla «prima esperienza operativa», ti racconta da dietro la mascherina rossa, accanto a lui veterani che hanno più del triplo della sua età. Massimiliano Cordoni, 39enne di Solza, non ha un attimo di tregua. Anche lui alpino, anche lui alla Tino Sana, dove è project manager, ha organizzato i lavori, con tirate dalle 6.30 a notte fonda: «Andavo a casa giusto per mettere la testa sul cuscino», dice. Guazzato in Fiera è volontario generico, tuttofare: «A un certo punto sono stato mandato alle cucine e la cosa più bella è stata vedere l’educazione dei ragazzi della Curva Nord, che allo stadio vedi come scalmanati». Virus permettendo, il prossimo campo scuola resta fissato dal 10 luglio al 2 agosto.