Fiera, lettera di Sannino scatena le polemiche
Gli immobili requisiti per l’ospedale da campo, l’affitto è stato sospeso dalla società proprietaria Ma l’«inquilino» di via Lunga scrive una lettera Il presidente: solo una tutela verso i miei dipendenti. Ma le sue parole scatenano una bufera
Promoberg, l’«inquilino» della fiera di Bergamo, scrive alla proprietà (Bergamo Fiera Nuova) dicendo che si riserva di quantificare i danni che le deriveranno dalla perdita di disponibilità dell’immobile, ora trasformato in ospedale. Parole che suscitano polemiche. Poi Fabio Sannino, presidente di Promoberg, precisa: «Non c’è la volontà di instaurare un contenzioso, volevo solo verificare i presupposti per la pattuizione di un’indennità per la perdita dell’attività di Promoberg».
Una pagina e mezza di considerazioni e richieste. Il presidente di Promoberg, Fabio Sannino, ha scritto una lettera a Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova Spa, la società partecipata dalla Camera di Commercio, dal Comune e dalla Provincia di Bergamo che è la proprietaria dei muri della fiera di via Lunga. Cioè di quell’immobile che è stato trasformato dagli alpini in un ospedale da campo per l’emergenza Covid-19. Promoberg, che è il tradizionale «inquilino» di questi spazi chiede rassicurazioni e soprattutto dice che «si riserva — queste le parole di Sannino — di quantificare in un successivo momento, anche in funzione della durata dell’indisponibilità dell’immobile, i danni che le deriveranno dalla perdita di disponibilità dello stesso».
Le parole di Sannino non sono piaciute alla proprietà della fiera. «Quando le ho lette — dice l’amministratore unico Epinati — sono rimasto allibito. Sannino mi aveva già fatto questa richiesta per telefono, pensavo si fermasse lì.
Invece l’ha messa anche per iscritto, è inopportuno in un momento tanto tragico». Anche al sindaco di Bergamo Giorgio Gori quelle ultime tre righe non sono piaciute. «Sono allibito, ho telefonato a Sannino e gli ho spiegato quello che penso — racconta Gori —. È stato Sannino il primo a lanciare la proposta dell’ospedale in fiera e adesso chiede i danni? Quelle sue parole mi sembrano prive di senso». Anche il presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli, è risentito per la richiesta di Sannino: «La gente muore, le bare passano per strada, le persone non riescono neanche a salutare i propri cari e c’è chi chiede i danni? È inopportuno farlo adesso, avremmo potuto parlarne in un secondo momento».
Dopo queste polemiche, ieri Sannino ha scritto una seconda lettera a Epinati per precisare che le sue parole non vanno intese come la volontà di instaurare un contenzioso con la proprietà della fiera, ma «solo ed esclusivamente quello di verificare i presupposti per la pattuizione, quando i tempi saranno maturi, di un’indennità per la perdita della attività di Promoberg. In particolare ho in mente la salvaguardia delle 25 persone dipendenti, collaboratori e consulenti stabili di questo ente».
Nella prima lettera, Sannino aveva anche chiesto che Promoberg venisse sollevata da qualsiasi responsabilità che potrebbero derivare dal possesso dell’immobile da parte degli alpini. E aveva chiesto la sospensione del contratto di locazione. «La responsabilità è in capo alla proprietà, l’ho già detto più volte a Sannino — dice Epinati —. Così come l’ho già rassicurato sul contratto di locazione». Promoberg paga a Bergamo Fiera Nuova un milione e un euro d’affitto all’anno. «Il pagamento — spiega Epinati — viene fatto a rate, ogni tre mesi. Finora Promoberg ha pagato l’affitto fino al 31 marzo, ma ora il contratto è stato sospeso. Ho lavorato tanto perché ci fosse la requisizione dell’immobile, una possibilità contenuta nel decreto Cura Italia, che prevede un indennizzo. Ora la requisizione l’abbiamo ottenuta e arriverà l’indennizzo, 84 mila euro al mese. Ci viene riconosciuto quanto ci sarebbe arrivato dall’affitto di Promoberg e, in questo modo, il bilancio di Bergamo Fiera Nuova resta in equilibrio».
❞ Il sindaco Giorgio Gori Sono allibito, ho parlato con Sannino: è stato lui per primo a lanciare la proposta dell’ospedale