Corriere della Sera (Bergamo)

Cerimonie rinviate e visite annullate La crisi delle ville sul lago di Como

Il Fai: «Turismo italiano a emergenza finita»

- di Anna Campaniell­o

COMO Matrimoni rinviati, parchi e giardini in fiore senza spettatori, sale allestite per eventi via via cancellati. Le ville comasche affacciate sul lago, che da anni attirano un numero sempre maggiore di turisti, soprattutt­o stranieri, sono alle prese con l’inevitabil­e crollo dei visitatori e puntano su attività virtuali e a distanza sperando che la riapertura sia possibile prima che l’anno sia compromess­o del tutto. «Dobbiamo necessaria­mente ripensare la nostra attività e una chiave di salvezza per il prossimo futuro potrebbe essere il turismo italiano, sul quale abbiamo puntato poco — esordisce Giuliano Galli, manager del

Fai Lombardia, il Fondo Ambiente Italiano, che gestisce Villa Balbianell­o e Villa Fogazzaro Roi —. Al momento siamo in attesa di capire quando potremo ripartire e intanto stiamo riprogramm­ando eventi e attività, almeno per quanto possibile». Villa Balbianell­o, a Lenno-Tremezzina, è il bene più visitato del Fai ed è diventata location ambita per futuri sposi di ogni parte del mondo. «Abbiamo già spostato un centinaio di matrimoni — dice Galli —. Proponiamo alle coppie di riprogramm­are gli eventi già fissati fino al 2021 e per ora la maggior parte sta accettando. Pochi hanno cancellato. Abbiamo già quasi esaurito le date anche per il prossimo anno. Per le visite dei gruppi invece prevalgono annullamen­ti e cancellazi­oni e il problema colpisce Villa

Balbianell­o come Villa Fogazzaro Roi — continua il manager —. Al momento, abbiamo deciso di tutelare il personale, dipendenti e collaborat­ori, sperando entro due anni di tornare agli incassi precedenti all’emergenza sanitaria. Tutto dipenderà da come si evolverà la situazione. Una delle possibili chiavi di rilancio saranno gli italiani. Il lago di Como è famoso anche nel nostro Paese, ma pochi lo conoscono davvero e investirem­o su questo. Una profonda revisione dei prezzi sarà necessaria e inevitabil­e”.

Villa Carlotta, a Tremezzina, ha appena festeggiat­o i 90 anni e aveva un trend di visitatori in forte crescita. «Questa crisi sanitaria sta compromett­endo l’attività — dice la direttrice, Maria Angela Previtera —. Senza gli introiti dei biglietti, non avendo la possibilit­à di accantonar­e altri fondi se non quelli destinati alla manutenzio­ne e valorizzaz­ione, la situazione è di grande affanno. La cultura resiste e rimane aperta, ma deve avere un sostegno pari a quello di altri settori del commercio e dell’industria, altrimenti non saremo in grado da soli di superare questo momento. Confido nel pubblico e spero che, appena possibile, soprattutt­o gli italiani ci verranno a trovare così da animare nuovamente i viali ombreggiat­i del parco e le stanze ricche di storia del museo — aggiunge la direttrice —. Nel frattempo, il patrimonio che Villa Carlotta custodisce resta aperto per tutti su internet».

Tra le prime strutture ad aprire virtualmen­te anche Villa Bernasconi, a Cernobbio. «Lo staff del museo sta lavorando da casa per proporre un rinnovato calendario di iniziative, innovative e smart, che ci ha permesso di restare in contatto con i visitatori, da realizzars­i in economia e in forma partecipat­a — dice il sindaco Matteo Monti —. Sono fiducioso che il patrimonio culturale giocherà anche in questo nuovo inizio un ruolo importante e strategico, insieme alle altre attività e qualità che rendono grande e forte il nostro Paese».

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 ??  ?? Gran ballo Uno degli eventi che si tenevano a Villa Carlotta che si trova a Tremezzina. Un’attività ora compromess­a (foto Cusa)
Gran ballo Uno degli eventi che si tenevano a Villa Carlotta che si trova a Tremezzina. Un’attività ora compromess­a (foto Cusa)
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La festa e il gioiello Sopra Villa Olmo, sotto il Balbianell­o

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